“Trovo inaccettabile la violazione della normativa di propaganda elettorale, non solo perché mortifica il principio della par condicio tra le varie forze politiche contendenti, ma soprattutto perché interferisce negativamente sul libero processo di formazione democratica del consenso, oltre a rendere la città più brutta. Mi preme denunciare che si utilizzano, inoltre, 100 mila euro di fondi regionali, quindi pubblici, per allestire un palco, si potevano dare alla mensa per i poveri”.
Così il deputato del MoVimento 5 Stelle, Angelo Tofalo, in merito all’inaugurazione di Piazza della Libertà a Salerno, che annuncia un esposto all’Agcom. “Incassata la grave violazione di questa Giunta comunale, che ancora una volta aggira e non rispetta le regole, ora attendiamo, con urgenza, l’intervento delle autorità competenti per ciò che attiene l’impiego di soldi pubblici spesi come comunicazione istituzionale per finanziare una manifestazione spot per la campagna elettorale”, prosegue Tofalo.
“La dinastia deluchiana piega, svilisce e usa le istituzioni a suo piacimento ai fini della lotta politica – denuncia Tofalo – E’ un fatto gravissimo anche in considerazione del fatto che quell’evento è stato finanziato con denaro pubblico. L’inaugurazione di Piazza della libertà è un pacchiano spot per le elezioni comunali, pagato a loro insaputa dai salernitani e dai cittadini campani – evidenzia – concluso con un mega buffet”, dice ancora il deputato.
“Il sindaco uscente, resta commissariato dalla famiglia De Luca che ancora una volta, a gamba tesa, interviene nella campagna elettorale di Salerno, addirittura tagliando nastri di opere pubbliche che sono nella disponibilità del Comune di Salerno. La storiella del finanziamento regionale resta fine a se stessa. Solitamente le opere di una città vengono inaugurate dal loro primo cittadino, cosa che a Salerno non può avvenire, in questo periodo, in considerazione della campagna elettorale in corso. Una vera presa in giro che mortifica tutte le Istituzioni, nessuna esclusa”, conclude Tofalo.