Da quest’anno, dal 17 ottobre, la storica squadra del “Salerno Rugby” disputerà il campionato di Serie C . La squadra, che può contare su trenta rugbisti con un’età media di 28 anni, nel corso di circa venti partite incontrerà nove squadre campane, tra cui le altre tre squadre salernitane :”Arechi” , “Zona Orientale”, “Hydra Battipaglia” e le squadre di Torre del Greco e Rende. I giocatori provenienti da tutta la provincia di Salerno, prevalentemente dalla Valle dell’Irno, saranno allenati da Luca Lucia, come ha spiegato il Presidente Giuseppe Forestiero:” Le partite in casa saranno giocate sul nostro campo di rugby di Ciorani di Mercato San Severino, in Via Nocelleto, il primo e unico campo regolamentare da rugby della provincia di Salerno, di circa due ettari, dedicato esclusivamente al rugby. E’ stato dedicato a due giocatori di Rugby salernitani scomparsi: Silvano Minelli e Tonio Margiotta. Il campo, che ha le dimensioni di 110 x 64 metri, è anche cardioprotetto grazie alla presenza nell’impianto sportivo di un defibrillatore semiautomatico donato dai Club Rotary salernitani”.
La “Salerno Rugby”, fondata nel 1953, conta circa 120 affiliati con un’età compresa tra gli 8 anni dei giocatori del “Mini Rugby”, agli oltre 46 anni degli “ Old”, gli ex giocatori di rugby. Per il responsabile della struttura, ex giocatore, allenatore federale e già arbitro nazionale Lucio Radetich, al di la dei risultati che potrà raggiungere la squadra in Serie C, sarà importante per i giocatori divertirsi:” Il rugby è soprattutto la gioia di stare insieme, anche con i giocatori avversari che non vanno visti come nemici, ma solo come giocatori di un’altra squadra da rispettare. Alla fine delle partite i giocatori delle due squadre, sedendo allo stesso tavolo, partecipano al cosiddetto “Terzo tempo”. Vicino al campo di gioco abbiamo creato una sorta di “Club House” dove offriamo dei semplici piatti di pasta e da bere a tutti. Ai più piccoli: panini , succhi di frutta e dolci”.
Il Rugby è uno sport educativo e formativo come ha spiegato il dottor Giacomo Gatto addetto stampa della squadra :” Tutti i giocatori si sacrificano per proteggere il compagno che porta la palla in meta che è frutto del lavoro di tutta la squadra. Nel rugby non esistono prime donne. Tutti rispettano tutti, compresi gli arbitri le cui decisioni non vengono mai contestate. Tutti rispettano le regole. Stiamo organizzando, cercando di superare le difficoltà dovute alla pandemia, degli incontri in tutte le scuole salernitane. dalle elementari ai licei, per spiegare i sani principi del “Gioco del Rugby”: l’impegno, l’amicizia, il rispetto degli altri, il grande senso di solidarietà, cercando di coinvolgere i ragazzi nella pratica di questo sport che prepara alla vita perché il rugby è scuola di vita. Anche gli studenti universitari saranno coinvolti in questa iniziativa”. (Pubblicato su “Il Quotidiano del Sud” edizione di Salerno).
Aniello Palumbo
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