Cassandra di fronte alla guerra di Troia – la guerra simbolo di tutte le guerre – incarna il dramma del testimone di ogni guerra passata, presente e futura, il dramma di chi, vedendo e prevedendo le conseguenze delle azioni umane, è chiamato a farsi carico dell’insopportabile peso delle sofferenze umane, lottando disperatamente per conservare la propria umanità e resistere alla tentazione di dire di sì all’orrore.
Partendo dal presupposto che il personaggio di Cassandra, pure essendo centrale nella mitologia greca, non ha una tragedia dedicata, la ricerca si è rivolta sia allo studio dei testi classici in cui compare (Eschilo, Euripide, Virgilio, Licofrone), sia al lavoro in sala con sessioni di improvvisazione. L’elaborazione del testo finale ha esteso a riscritture moderne del mito (Morley, Wolf, Giraudoux) arrivando a stabilire un testo finale che raccoglie sinfonicamente elementi dei classici, dei moderni e scrittura originale. Grande importanza ha la musica dal vivo che accosta sonorità classiche ed etniche grazie ai contributi di Francesco Forges e Stefano Gerace. La centralità dell’elemento musicale e lo sviluppo del testo per alternanza di monologhi spiega la definizione oratorio teatrale, un’esperienza in cui la voce umana e la musica fanno viaggiare lo spettatore al di là dei confini dello spazio e del tempo. Regia Ruggiero Caverni Giulia Salis e Stefano Gerace Francesco Forges e Stefano Gerace Arena Zenone – Fondazione Alario – Viale Parmenide, frazione Marina di Ascea (SA) |
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