“Un Museo che custodisca i momenti storici della nostra città: il glorioso Medioevo, la Scuola Medica Salernitana, gli anni della Seconda Guerra Mondiale, lo Sbarco, Salerno Capitale”. E’ questa l’idea proposta ieri sera dal noto giornalista salernitano Edoardo Scotti durante un incontro organizzato nell’ambito del “Festival delle Colline Mediterranee”, una manifestazione che si tiene ormai da anni nel grande anfiteatro della “Tenuta dei Normanni” di Giovi fondata dal compianto imprenditore Domenico Postiglione e diretto dalla dottoressa Maria D’Amato Postiglione che crede molto nella valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni. Dopo l’intervento del giornalista Luigi Vicinanza, che ha ricordato il giornalista salernitano Rocco Di Blasi:” Tutti gli volevamo bene: è stato un giornalista di cuore, prim’ ancora che di testa”, a proporre la loro idea di museo che potrebbe essere realizzato nella nostra città sono stati vari e importanti relatori, a cominciare dal Sindaco Vincenzo Napoli che ha proposto una rete museale:” Che metta in relazione vari segmenti della nostra disponibilità museale come: il Museo Papi, il Giardino della Minerva, Palazzo Fruscione, il museo virtuale della Scuola Medica Salernitana di Via Mercanti, la Pinacoteca Provinciale, il Museo Provinciale , l’Area Archeologica di Fratte, il Castello Arechi, la collezione delle ceramiche di Alfonso Tafuri, il Museo Dipinto di Mario Carotenuto, il Museo dello Sbarco, il Museo della Città Creativa di Ogliara, il Complesso Monumentale di San Pietro a Corte , il Museo Nazionale di Pontecagnano, la “Fondazione Ebris”, che ha la sua sede in uno stabile medievale al di sotto del quale vi sono delle terme che andranno recuperate. Questi luoghi, che abbiamo individuato con l’Assessore alla Cultura Tonia Willburger, potrebbero valorizzarsi l’uno con l’altro”. Il Sindaco Napoli ha anche ipotizzato la possibilità di poter verificare se ci sono altri edifici dove allocare delle originali dislocazioni museali:” Stiamo valutando anche ciò che si potrà fare con gli “Edifici Mondo”: ricordo che sono stati già stanziati otto milioni di euro per recuperare l’ex carcere femminile. In prossimità dello “Stadio Arechi”, inoltre, nel tratto che va dal “Porto Marina d’Arechi” fino al confine con il Comune di Pontecagnano, che sarà interessato dal nuovo ripascimento, è prevista anche la realizzazione di un grande parco naturalistico, un parco dunale, all’interno del quale potrebbe essere inserito un grande contenitore museale. Abbiamo anche deliberato che la casina liberty delle ex “Manifatture Cotoniere Meridionali” diventi un museo di arte contemporanea. Un ragionamento a parte merita l’ex Tribunale di Salerno”. La dottoressa Antonia Autuori, Presidente della “Fondazione di Comunità Salernitana” ha ricordato che a Salerno ci sono tanti musei bellissimi:” Che però non riescono a contenere il grande e inestimabile patrimonio artistico salernitano. Un nuovo museo è necessario, ma bisogna anche dislocare, in vari luoghi della città, degli elementi che richiamino la nostra storia e creino nella gente la curiosità e la voglia di approfondirne la conoscenza visitando i musei”. Il Presidente di “Confindustria Salerno”, il dottor Antonio Ferraioli, ha proposto l’idea del Museo d’Impresa: ” Recupera, anche dal punto di vista culturale, la valenza di ciò che è l’impresa sul territorio, anche valorizzando le tradizioni dell’imprenditoria del passato”. La direttrice del “Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano Faiano”, la dottoressa Luigina Tomay, ha sottolineato l’importanza di creare un “Museo della città”:” Un contenitore museale che racchiuda la storia della nostra città: dalla preistoria sino ai giorni nostri, anche utilizzando le nuove tecnologie”. Il Direttore della “Banca Monte Pruno”, il dottor Michele Albanese, ha auspicato la realizzazione di un museo in rete:” E’ importante coinvolgere le forze politiche, sociali e le associazioni del territorio attorno a una nuova idea di museo che punti su un concetto di rete che crei anche economia per il territorio e la città. La nostra Banca è presente”. Il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, Andrea Annunziata, ha ipotizzato la creazione di una struttura – contenitore museale, come la piramide in vetro e metallo del Louvre di Parigi, da allocare sul previsto prolungamento del Molo Manfredi, poco distante dalla Stazione Marittima:” Potrebbe essere una vetrina che mostri ai tanti crocieristi che arrivano a Salerno la storia e le eccellenze della nostra città, ma anche di tutta la Regione Campania”. Il dottor Marco Gambardella, Presidente dei Giovani Imprenditori di Salerno, ha ipotizzato la creazione di un museo che diffonda la cultura e la bellezza del nostro territorio :” Un attrattore che crei valore per i nostri prodotti: un attrattore soprattutto per noi giovani”. Dal dibattito con il pubblico sono scaturite anche delle proposte alternative su dove realizzare il “Museo della città”: Il già magistrato Michelangelo Russo, in rappresentanza del “Comitato per il Museo di Salerno”, ha proposto l’utilizzo dell’ex Tribunale di Salerno:” E’ un vero gioiello architettonico che deve essere utilizzato per un uso pubblico: la sua naturale destinazione è quella di un Museo che potrebbe essere intitolato a Falcone e Borsellino”. Il giovane salernitano Fulvio Ragusa, che studia all’Università Cà Foscari di Venezia, ha ipotizzato l’utilizzo di palazzo San Massimo, nel centro storico:” Un’architettura straordinaria che dovrebbe essere restaurata e divenire un contenitore museale catalizzatore. Bisogna puntare su una progettualità efficace ed efficiente”. L’architetto Gianfranco Massari ha invece presentato il suo progetto di museo di arte contemporanea: ” L’ho chiamato MuSa ed è realizzato utilizzando una pelle trasparente di politetrafluoroetilene (ETFE) già utilizzata per l’Allianz Arena di Monaco di Baviera”. Presenti i Presidenti dei Club Rotary della città che sostengono l’iniziativa.(Foto di Antonello Trezza).
Aniello Palumbo