Processo “Crescent”, assoluzione anche in appello per il governatore della Campania Vincenzo De Luca. La sentenza della Corte d’Appello di Salerno.
La Procura aveva chiesto la condanna dell’ex sindaco di Salerno ad 1 anno e 6 mesi, come per il primo grado. Ventidue gli imputati totali, di cui deceduti, mentre per 15 è intervenuta la prescrizione per l’abuso d’ufficio. Per De Luca prescritto, invece, il reato di falso, relativamente a un atto che riguarda la lottizzazione.
In primo grado il Tribunale aveva sentenziato l’assoluzione di tutti gli imputati al termine di un processo iniziato il 23 dicembre 2014 e durato 57 udienze, fino a concludersi nel settembre 2018. Il Crescent era passato alle cronache come una delle opere simbolo del potere di De Luca. Il progetto prese forma nel 2007, con le prime delibere della giunta comunale di Salerno. Delibere che affidarono la progettazione definitiva dell’emiciclo di cemento ideato dall’architetto catalano Ricardo Bofill. L’opera, articolata in sei settori con abitazioni, uffici, locali commerciali e box auto riuniti in un complesso architettonico, prevedeva un volume di circa 90mila metri cubi, un estensione su 300 metri e un’altezza di 30 metri sopra la spiaggia di Santa Teresa. Fu poi leggermente ridimensionata in corso di realizzazione. Ventidue le udienze e il rinnovo del dibattimento hanno caratterizzato, invece, il processo in appello. In ballo c’era anche la confisca dell’edificio, quindi l’aspetto amministrativo, oltre a quello penale.