“Ai facili applausi preferisco gesti concreti, e per quelli lavoriamo”. Così l’europarlamentare ID/Lega, Lucia Vuolo commenta i riconoscimenti assegnati, come ogni anno, dalla Fee (Foundation for Environmental Education) alle spiagge italiane.
“I numerosi riconoscimenti delle Bandiere Blu per le spiagge del Sud sono il frutto del lavoro degli operatori e degli imprenditori degli stabilimenti balneari, gli stessi che ancora oggi, con l’estate alle porte e gli investimenti da fare per far ripartire le attività, temono per il loro futuro. Infatti, i titolari delle concessioni marittimo demaniali stanno vivendo il periodo peggiore della loro storia imprenditoriale, e non capiscono come abbia potuto l’Europa, complice l’inadempienza del Governo Conte II, inviare all’Italia una lettera di messa in mora sulla Direttiva Bolkestein.
Purtroppo, c’è confusione tra i Comuni e gli operatori privati, tra chi si attiene alla normativa nazionale e chi ritiene che la questione dell’infrazione europea la scavalchi. La Lega al Governo col Ministro Garavaglia è al lavoro, insieme al premier Draghi, per interloquire con la Commissione Europea e portare a casa il risultato che tutti ci auguriamo: la tutela del nostro comparto balneare. Chi invece sotto sotto tifa per la Bolkestein e poi tesse le lodi delle spiagge più belle d’Italia la smetta di prendere in giro i lavoratori e le lavoratrici del settore.
Le imprese che gravitano sul demanio marittimo sono strategiche per la nostra economia e hanno bisogno di risposte”.