“Ci è sembrata da subito una decisione troppo morbida quella del GUP del Tribunale di Salerno – afferma l’avvocato Matteo Marchetti, vice Segretario Nazionale del Codacons – bene ha fatto la Procura”.
La problematica delle Fonderie Pisano colpisce tutti i cittadini da Salerno alla Valle dell’Irno che, abbandonati a se stessi, denunciano da almeno tre decenni l’inquinamento ambientale anche attraverso il Codacons.
Per questo motivo il Codacons, da sempre dalla parte del cittadino, CI SARA’! L’avv. Marchetti continua
“La procura ha dato un bel segnale soprattutto nel giorno in cui emerge drammaticamente la realtà dei reati ambientali nella nostra provincia, adesso però quello che va fatto attraverso un iter procedurale amministrativo già avviato da tempo è aprire un vero tavolo politico per salvare l’azienda, dove concretamente e con componenti autorevoli si ragioni e si proceda alla delocalizzazione in modo spedito e quindi costruzione di un impianto tecnologicamente avanzato in grado di dare ancora più occupazione nel nostro territorio”.
“L’iniziativa della Procura di Salerno, che ha proposto appello alla sentenza di primo grado nel processo a carico dei membri del Cda di Fonderie Pisano, consentirà di aggiungere nuovi tasselli alla verità su una vicenda che si trascina da decenni con troppi dubbi. Da un lato c’è una comunità che ha diritto di sapere se e quali siano stati gli effetti di anni e anni di emissioni sull’ambiente e sulla salute delle comunità di interi quartieri e della Valle dell’Irno. Dall’altro va fatta piena luce sul livello di pericolosità di un sito che potrebbe presto essere trasferito nella vicina Buccino, in un’area soggetto a vincolo paesaggistico e che per questo andrebbe salvaguardata e rilanciata”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione speciale regionale Aree Interne Michele Cammarano.
“L’auspicio – sottolinea Cammarano – è che siano resi noti i risultati dello studio Spes, realizzato ben cinque anni fa e in possesso della Regione Campania, ma i cui dati non sono mai stati ancora pubblicati. Un’indagine che evidenzia, in maniera drammatica, l’incidenza del fattore ambientale sulla popolazione residente a ridosso delle Fonderie Pisano”.