Nella giornata di venerdì 4 luglio la FIPSAS di Salerno, per conto dell’amministrazione provinciale, ha effettuato i ripopolamenti di novellame di trota di ceppo mediterraneo nei principali fiumi a vocazione salmonicola del territorio salernitano. Sono state immesse 50.000 trotelle provenienti dall’impianto ittiogenico regionale di Ceraso, l’unico in Campania, ufficialmente riconosciuto, ad aver riprodotto la trota autoctona mediterranea, certificata geneticamente.
“Oggi è senza dubbio un giorno che non dimenticheremo facilmente, il giorno in cui la cultura del “no” a tutti i costi ha lasciato il posto a quella dell’amore per la natura e dell’impegno fattivo per la sua conservazione” ha affermato il dott. Alberto Gentile, pres. della sezione provinciale FIPSAS. “Si è concretizzato uno sforzo collettivo che non ha precedenti nella storia della nostra provincia. Oltre 100 persone coinvolte nelle attività di semina, tra cui gli agenti della Polizia Provinciale, i volontari di numerose associazioni di pesca sportiva, quelli dell’associazione Amici del Sele e dell’ASD Campania Adventure, che hanno persino effettuato la semina a bordo di un gommone, mentre discendevano il fiume Tanagro. Circa 30.000 le trote immesse nel solo bacino del Sele, ma anche Bussento, Mingardo, Picentino e Tusciano sono stati ripopolati in modo soddisfacente”.
Alle operazioni hanno preso parte anche il sindaco di Postiglione, Pietro Pellegrino, il sindaco di Campagna, Roberto Monaco, il sindaco di Serre, Franco Mennella, e l’assessore di Palomonte Diego Famularo, a testimonianza del protocollo d’intesa che i rispettivi comuni hanno siglato con la FIPSAS per la valorizzazione del fiume Sele. Un ripopolamento fortemente voluto anche dall’ex assessore alla caccia e pesca Amelia Viterale, che insieme all’ufficio e al dirigente Longobardi ha curato l’iter burocratico per far ripartire i ripopolamenti.