“Imparate ad accettarvi, ad accogliervi per quello che siete, perché la perfezione non esiste. Esiste la capacità di andare nel profondo. Ogni giorno potete fare un passo avanti, senza cambiare gli altri, ma voi stessi. Non si nasce umani, umani si diventa. La vera santità è umanizzazione. La Fede Cristiana è una fede che ci riporta a una normalità di umanità che oggi manca e che la pandemia ha messo fortemente in crisi. I vecchi rabbini dicevano bisogna attraversare la notte per vedere la luce del giorno ”. A lanciare un messaggio di speranza in questo particolare momento che stiamo vivendo è stato Padre Ernesto Della Corte, noto biblista salernitano, che è stato invitato, dal Past Governor Marcello Fasano, a partecipare all’incontro “Il senso della Pasqua in tempo di pandemia”, organizzato dal “Rotary Club Salerno Est”, presieduto dal dottor Dino Bruno.
A presentare padre Ernesto Della Corte è stato don Marco Raimondo, che è stato suo allievo :” Padre Ernesto ha studiato Fisica e da giovane è stato ateo per scelta e attivista politico. Durante una grave malattia, un tumore maligno in metastasi, Cristo Risorto lo ha incontrato e gli ha donato la Fede. Ha studiato Teologia a Napoli presso la Pontificia Facoltà di Teologia, poi Sacra Scrittura ed Esegesi biblica al Pontificio Istituto Biblico di Roma fino alla licenza; successivamente ha conseguito il dottorato in Teologia Biblica a Napoli. È stato consacrato presbitero della diocesi di Salerno-Campagna-Acerno il 12 aprile del 1986. È professore di Sacra Scrittura dal 1989; è stato più volte parroco, poi formatore di seminario a Napoli. È biblista, formatore e predicatore. Numerosi i suoi scritti scientifici e di alta divulgazione. Insegna alla Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale”. Il biblista ebolitano ha parlato della Pasqua come conclusione di un cammino, come momento di riconversione, di resurrezione, di rinascita:” La conversione è un cambiamento del verso: bisogna portarsi verso gli altri, andare oltre; bisogna cambiare il modo di credere. La pandemia ci ha fatto vedere la mediocrità e l’individualismo di tanti: Pasqua è un passaggio dalla mediocrità, dalla tiepidezza, all’assunzione di responsabilità; è anche l’accoglienza di un grande dono che è la vita. Il Covid ci ha trasformati, ha fatto venire fuori quello che siamo: gente che è migliorata e gente che è peggiorata”. Padre Ernesto ha parlato anche di biodiversità:” Nella Bibbia, che è un precipitato di grande saggezza, si parlava di biodiversità già 2600 anni fa: troviamo quale deve essere il nostro rapporto con le piante, con gli animali. Dio ha voluto un mondo variegato, un’armonia meravigliosa. La Bibbia ci chiede di essere in relazione con l’equilibrio del sistema”.
Aniello Palumbo