“Un’altra dura estate attende gli operatori del settore balneare che sono titolari di concessioni marittimo-demaniali. Come se non bastasse la pandemia in corso, lo spettro della Direttiva ‘Bolkestein’ incombe sugli imprenditori, facendo lievitare il rischio di impresa per tutti coloro che vorranno e riusciranno ancora a fare investimenti e progetti. Attualmente è in corso una trattativa tra il Governo e la Commissione Europea per stabilire i termini dell’applicazione della direttiva al settore balneare, a seguito della lettera di messa in mora inviata a dicembre dalla Commissione, che, va ripetuto, non disapplica affatto la legge attualmente in vigore, che resta assolutamente valida. La lettera dell’Antitrust è una invasione di campo che va ben oltre le prerogative dell’Ente, che si esprime su un tema che non gli compete: la coerenza con la legislazione europea della legge 145/2018, voluta dall’allora Ministro Centinaio, che proroga le concessioni marittimo-demaniali al 2033. Simili iniziative sono inopportune in un momento come questo, nel quale bisogna lasciare lavorare serenamente il Governo Draghi, all’interno del quale la Lega ha chiesto, fin dalle prime consultazioni tra il Presidente del Consiglio e il nostro segretario Matteo Salvini, di mantenere l’interesse e i diritti degli imprenditori balneari al centro delle interlocuzioni in corso con la Commissione Europea sulla Bolkestein”.