Pareggio senza reti tra Reggiana e Salernitana. Finisce 0-0 il match valevole per la venticinquesima giornata della Serie B. Match divertente nel quale tutte e due le squadre hanno provato a capitalizzare senza però trovare la via del gol. Poche azioni degne di rilievo da una parte e dall’altra con le due squadre che alla fine hanno mosso entrambe la propria classifica
Un punto a testa nella gara che metteva di fronte Reggiana e Salernitana. Di certo il match non verrà ricordato per ritmi altissimi e continue occasioni da rete. Ci sono gare nelle quali manca solo il gol ma non è questo il caso. Forse per scelta o forse per timore, fatto sta che le due squadre hanno preferito puntare su una solida attenzione difensiva, sacrificando un po’ troppo il gioco nell’altra metà campo. Dopo una fase di studio ci sono stati periodi del match che hanno visto un tentativo di accelerata ma il buon lavoro delle due difese è certificato dal dato relativo alle grosse occasioni da gol. Padroni di casa e ospiti non hanno scollinato quota 2. Nessun accorgimento tattico dei due allenatori, iniziale o a gara in corso, ha cambiato in meglio l’esito della sfida.
«Abbiamo disputato una partita di spessore, dimostrando personalità e solidità. Nel primo tempo abbiamo contenuto una Reggiana con il morale alle stelle e votata all’attacco. Abbiamo retto bene e poi nel secondo tempo abbiamo giocato solo noi, crescendo anche fisicamente, altro fattore importante per il prosieguo del campionato». Così Fabrizio Castori ha commentato il pari (0-0) conquistato dalla Salernitana in casa della Reggiana. «C’è l’episodio del gol di Tutino fermato per un fallo dubbio di Djuirc. Milan è di due metri, non ha bisogno di spingere per la stazza che ha. Ogni volta però gli fischiano sempre fallo anche se non ha bisogno di spingere. Non facciamo polemiche. In ogni caso abbiamo fatto la partita che si doveva fare, si è usciti senza squalificati fortunatamente nonostante i diffidati. Resta l’amaro in bocca ma sono contento per la prestazione, portando a casa 4 punti in due trasferte insidiose e venendo fuori alla distanza. L’Ascoli aveva una media di due punti a partita, la Reggiana veniva da quattro vittorie in sei partite. Purtroppo non sempre si riesce a dare il colpo del ko. Potevamo vincerla ma non ci siamo riusciti. Resta però la prestazione. Cresciamo alla distanza è segnale di una freschezza fisica importante e una quadratura che dimostriamo di partita in partita. Qualità per vincere? Noi siamo lì dall’inizio dell’anno, vogliamo essere artefici e protagonisti in alto fino alla fine. Questo è un campionato tosto, con tante squadre di altissimo livello. Avere continuità di risultati è già tanto, ma abbiamo anche compattezza e solidità. Cicerelli? L’importante è che tutti si allenano bene. Dopo tre sconfitte avevamo bisogno di solidità, caratteristica che con tanti calciatori di squilibrio non potevamo avere. Perdere tante partite ti costa solidità tattica invece siamo stati bravi a non smontarci, a fare risultati e ritrovare la nostra quadratura che è anche la forza umana. C’era Laribi da quel lato e non potevo anticipare la sostituzione. Spal? Valuteremo il livello di stanchezza e decideremo».