. “Durante la realizzazione di un progetto di manutenzione e restauro, lungo le mura del Parco Archeologico, tra la fitta vegetazione, è stato scoperto un importante tassello del passato di Poseidonia di cui nessuno immaginava l’esistenza e che ci fa capire meglio il passaggio dall’architettura arcaica di V sec. a.C. al linguaggio classico che è espresso in maniera emblematica nel Tempio di Nettuno: un quarto tempio dorico, ben conservato, dentro le mura della città” La fortuita scoperta del tempietto periptero che ha messo in discussione quanto finora conosciuto della storia di Poseidonia è stata annunciata dal Direttore del Parco Archeologico di Paestum e di Velia, (da oggi nuovo Direttore del Parco Archeologico di Pompei), l’archeologo tedesco Gabriel Zuchtriegel, durante l’incontro organizzato su piattaforma dalle associazioni “Parco Storico Sichelgaita” e“ Hortus Magnus”, presiedute dalla professoressa Clotilde Baccari Cioffi; “Soroptimist International” di Salerno, presieduto dalla professoressa Giulia De Marco, in collaborazione con il Liceo Classico De Sanctis” di Salerno diretto dalla dottoressa Cinzia Guida.
Il Direttore Zuchtriegel ha anche annunciato che l’ex fabbrica di pomodori della Cirio, ubicata a Sud delle mura di Paestum, diventerà un polo di accoglienza dove saranno organizzate mostre e convegni. Anche a Velia, il cui parco è più grande di quello di Paestum, dove è stata riaperta al pubblico la Porta Rosa, sono in corso ampliamenti, con altri spazi aperti: “Sarà riqualificata anche la galleria ferroviaria borbonica, attualmente non agibile, che sarà visitabile e che diventerà un grande deposito per Velia”. Ad introdurre il dottor Zuchtriegel è stato il Senatore Alfonso Andria, Consigliere di Amministrazione del Parco Archeologico di Paestum e Velia, che ha ricordato la riforma del Ministro Franceschini del 2014 grazie alla quale molti istituti culturali sono diventati autonomi:” Tra questi quello di Paestum a cui è stato aggregato successivamente quello di Velia. Unire queste due realtà, significa fare riferimento a quella che è stata la culla del pensiero occidentale con la scuola di Parmenide”. Secondo il dottor Zuchtriegel Fine moduloil vero cuore di un Museo, di un Parco, è la ricerca, la conoscenza: ” Questi luoghi non sono un patrimonio scontato: ogni sito ha bisogno di continue ricerche, ha bisogno di valorizzare i tanti materiali conservati nei depositi; è sbagliato pensare alla gestione dei musei e dei parchi archeologici solo come strumento di promozione del turismo. I musei non sono luoghi per i turisti; sono luoghi anche per i turisti, ma sono soprattutto centri culturali, sociali, per il territorio; questo vale anche per i siti Unesco come Paestum e Velia”. Zuchtriegel ha spiegato che dall’inizio della riforma il bilancio del Parco di Paestum ha avuto un incremento notevole: “Siamo passati da poco più di un milione e mezzo di euro del bilancio del 2016 a quattordici milioni del 2019, grazie anche a progetti finanziati con fondi europei e con sponsorizzazioni di privati”. Fondamentale anche la collaborazione con l’Università di Salerno: ” Con il professor Luigi Petti del Dipartimento di Ingegneria Civile, stiamo portando avanti studi per misurare i movimenti sismici dei Templi”. Zuchtriegel ha anche spiegato il concetto di archeologia circolare e pubblica: “ Significa coinvolgere anche i cittadini, le scuole, nelle varie fasi di scavo spiegandone la complessità”. Durante la serata il professor Gigi Spina, già Professore di Filologia Classica all’Università Federico II di Napoli, ha presentato il suo libro” Il segreto del Tuffatore”, edito da Liguori Editore. Due allievi del De Sanctis, Andrea Mauro e Ines D’Ambro, hanno recitato alcuni brani classici, mentre la professoressa e artista Mimma Virtuoso, ha recitato la poesia “Le rose di Paestum” scritta dalla professoressa Clotilde Baccari Cioffi.
Aniello Palumbo