La mostra di quest’anno è intitolata Tempi sospesi, con 4 fotografi provenienti da diverse realtà geografiche italiane. Una sorta di scambio emozionale tra i 4 fotografi presenti: Armando Cerzosimo, Edoardo Colace, Gaetano del Mauro, Enrico Magri.
L’arte è stata, scrive Cristina Tafuri, una delle prime vittime di questa pandemia, che ha comportato cancellazioni di mostre, chiusura di musei, di teatri, di cinema. Ma come ci ricorda Umberto Eco: “non so bene come abbia fatto, ma è sempre stata l’arte, per prima, a modificare il modo di pensare, di vedere, di sentire.”
O come ricorda Ester Andreola: «Gli occhi hanno fermato immagini e colto rappresentazioni di colori e sogni, di strade e colline, di movimenti d’onde, di visi e corpi, di leoni e battaglie, di dolori e fughe, per rappresentare il proprio e altrui mondo e farne dono all’altro da sé. La mostra tempi sospesi, nasce da quest’intento».
La mostra sarà fruibile attraverso immagini, video, testi e interviste su piattaforme social.
Catalogo (.pdf) su pagina Facebook.