Pubblicati nella giornata di martedì in Gazzetta Ufficiale i decreti PA e Crescita, dopo che il Presidente della Repubblica aveva chiesto lo spacchettamento del cosiddetto Decreto Omnibus che era stato approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 13 giugno in due aree di intervento diverse.
Come spesso accade in provvedimenti così vasti e con una gestazione così complicata, il pacchetto di norme contenute nei due decreti risulta anch’esso modificato, con provvedimenti aggiunti, tolti, o modificati in extremis, principalmente per la difficoltà di reperire le risorse per la copertura finanziaria.
Vediamo dunque quali sono le principali novità contenute nei due decreti:
DECRETO PA
La ratio del decreto PA è soprattutto quella di ringiovanire i ranghi della pubblica amministrazione, una prima novità arriva dal “trattenimento” in servizio, ossia dalla possibilità di continuare a lavorare anche dopo aver maturato i requisiti per la pensione, nel decreto è stabilito che i trattenimenti scadranno il 31 ottobre (con uniche eccezioni i magistrati e gli avvocati dello Stati che potranno trattenersi al massimo fino al 31 dicembre 2015); altro elemento di novità è l’obbligatorietà dei trasferimenti entro 50 km tra due amministrazioni; novità anche sul fronte assunzioni, con l’allentamento dei vincoli precedenti, fermo restando il vincolo che le eventuali nuove assunzioni nelle amministrazioni centrali non possono superare il 20% delle avvenute cessazioni per il 2014, per il 2015 la perentuale sale al 40%, al 60% per il 2016, all’80% per 2017 ed al 100% per il 2018. Resta il criterio della spesa. Ridotti al 10% i compensi professionali per l’Avvocatura dello Stato e gli avvocati dei servizi pubblici, anche se la norma non si applica agli avvocati inquadrati con qualifica non dirigenziale negli enti pubblici e negli enti territoriali.
Dopo gli scandali Expo e Mose, viene rivisto tutto il sistema della vigilanza sugli appalti pubblici, abolita l’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici (Avcp) con trasferimento immediato di funzioni, competenze e personale all’Autorità nazionale anticorruzione guidata dal magistrato Raffaele Cantone, che entro il 31 dicembre dovrà presentare un piano di riordino. L’Anac avrà poteri di controllo e di verifica delle procedure di trasparenza per gli appalti dell’Expo 2015, avvalendosi di un’apposita unità operativa speciale composta da personale della Guardia di Finanza., sia per ciò che riguarda la verifica dei contratti sottoscritti, sia per l’accesso alle banche dati.
Infine, il nodo dei commissariamenti, ossia la possibilità di commissariare le aziende coinvolte in casi di corruzione o altri reati contro la PA, il commissariamento potrà avvenire con la sostituzione del soggetto coinvolto nelle indagini o con l’assunzione straordinaria della gestione diretta, ma sarà comunque limitato “alla completa esecuzione del contratto d’appalto”.
DECRETO CRESCITA
Il pacchetto di provvedimenti contenuto nel Decreto Crescita è ampio e va ad affrontare numerosi settori dell’impresa.
Il provvedimento più importante è il credito di imposta del 15% per gli investimenti in nuovi macchinari fino al 30 giugno 2015, si potrà usufruire del beneficio in compensazione a partire dal 2016 e in tre quote annuali. Novità anche sulla patrimonializzazione delle imprese, per ciò che riguarda la detassazione degli aumenti di capitale (Ace), che potrà essere trasformata in un credito di imposta sull’Irap nel caso di imprese incapienti all’Ires. A beneficiare di questa novità saranno soprattutto le piccole e medie imprese. Le imprese che si quotano potranno usufruire di un “super Ace” che arriva fino al 40% della detassazione degli aumenti in conto capitale.
Altra novità importante che riguarda le piccole e medie imprese riguarda il taglio della bolletta, provvedimento che dovrebbe ammontare ad 1,5 miliardi di €, dei quali 800 milioni già disposti dal decreto ed il resto attraverso decreti ministeriali, atti di indirizzo all’Autorità ed atti amministrativi.
Novità importanti anche sull’accesso al credito da parte di soggetti diversi dalle banche, anche assicurazioni e società di cartolarizzazione potranno finanziare le imprese, in particolare queste ultime potranno erogare finanziamenti diretti e non più limitarsi ad acquistare crediti già in essere erogati da altri soggetti.
Infine, novità per il settore agricoltura, l’istituzione del registro unico dei controlli.