L’evento a ingresso gratuito si terrà il prossimo 18 e 19 agosto, a partire dalle ore 21:30, in Piazza Porta Dogana, nel centro storico della città. Ideata e promossa da Giovanni Sparano in collaborazione con il comune di Eboli, la manifestazione si svolgerà nel rispetto delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del coronavirus.
Scacciare via ogni barriera, ideale e fisica, è il cuore del concept di una iniziativa che fonda le sue radici nella voglia di sperimentare nuove forme di riflessione culturale. Una riflessione che si apre ai luoghi come agli uomini che li abitano.
«Piazza Porta Dogana – afferma il direttore artistico, Giovanni Sparano – è un luogo simbolo per la comunità di Eboli. Un crocevia di rotte e incontri, di interazioni e contaminazioni. Osservatorio privilegiato della civiltà in movimento, tappa obbligata per chi, in altre epoche, doveva pagare dazio. Nell’immaginario collettivo la dogana è luogo di confine, “Border”. È al contempo limite e ponte, è essa stessa spazio condiviso. In questo tempo, il concetto di confine è al centro dell’interesse nazionale ed internazionale quale argomento di dibattito e confronto tra chi vorrebbe eliminare le separazioni, nell’ottica di una Umanità unita e solidale, e chi, invece, erige muri, ideali e non, a difesa delle proprie identità e ad esclusione dell’altro. Il sufisso che abbiamo legato alla parola “Border” esprime il concetto alla base del nostro progetto, ovvero quello della eliminazione di qualsiasi barriera ostativa e la valorizzazione dei legami, del confine come unione».
La musica sarà l’elemento che feconderà il seme della contaminazione sul piano espressivo e culturale, celebrazione di dialogo e incontro in una due giorni che vedrà protagonisti, martedì 18 agosto, i Vojaĝo, progetto partenopeo nato dall’incontro di Raffaele Vitiello, Arcangelo Caso e il percussionista ebolitano Gianluca Mercurio, la cui musica è un’alchimia di sperimentazioni e commistioni di generi. La loro performance sarà in collaborazione con M’Barka Ben Taleb, cantante tunisina la cui voce ammaliante ha riproposto in arabo classici della canzone napoletana. Un’artista che vanta una carriera musicale costellata di collaborazioni prestigiose, oltre che la partecipazione ai film tra cui “Gigolo per caso” e “Passione” per la regia di John Turturro.
Ad anticipare il concerto, nel giardino dello storico palazzo Vacca De Dominicis, sempre nel centro antico della città, alle ore 19:00 ci sarà l’esibizione del primo contrabbasso de “La Toscanini”, l’ebolitano Antonio Mercurio, accompagnato dalla fisarmonica di Francesco Citera, in un repertorio di brani trasversale quanto coinvolgente. «So quanto difficile possa essere, in tempo di pandemia, organizzare una manifestazione del genere – sostiene Antonio Mercurio- c’è solo da ringraziare tutte le parti in campo per la volontà di sostenere le attività dei musicisti. Un concerto per contrabbasso e fisarmonica è inusuale quanto particolare, proporremo brani che attraversano varie espressioni musicali, da Piazzolla a un brano di mio padre, Vito Mercurio, suoneremo un pezzo di musica classica di provenienza ebraica, uno irlandese e molto altro. Lo faremo con soli due strumenti per dimostrare, appunto, come la musica non abbia confini».
Nella seconda serata, il 19 agosto, protagonista sarà una band che rappresenta un unicum del rock progressive napoletano: gli Osanna. L’uomo del prog, Lino Vairetti, leader della formazione che ha fatto storia nella musica nazionale e non solo, arriverà a Eboli con un concerto accompagnato da filmati video che ripercorrono momenti della loro carriera. Il prossimo anno, infatti: “Compiremo i nostri primi 50 anni spiega Lino Vairetti – . Usciremo con un nuovo disco, un docu-film e un libro a celebrare il nostro anniversario. Continueremo a promuovere il prog come abbiamo fatto fin dagli anni ’70, torneremo con nuovi arrangiamenti di brani tra cui “Lucky Man” , un omaggio a Luis Bacalov con “Milano Calibro 9” e al nostro contributo al mondo della cinematografia».
Vairetti sarà a Eboli anche una mostra personale dal titolo “Che Calore”, omaggio al grande “Nero a metà”. L’esposizione, infatti, visitabile il 18 e il 19 agosto all’interno del giardino del palazzo Vacca De Dominicis: «Raccoglie scatti originali, unici -afferma- che ho realizzato a casa mia nel 1976 durante il mio primo servizio con Pino Daniele. Un racconto per immagini che cattura un artista all’epoca ancora inedito per molti, che parla di lui a vent’anni, prima che esplodesse il suo successo, prima ancora che uscisse “Terra mia”. La mostra si compone di 12 pannelli 70×70 che porterò a Eboli insieme alla chitarra storica con cui Pino realizzò il suo primo 45 giri, “Che calore” da cui, appunto, prende il titolo l’esposizione. Si tratta di una Eko Ranger 12 corde del 1968 che è anche la chitarra storica degli Osanna».
“Bordesciò” è uno degli eventi del cartellone estivo promosso dall’amministrazione comunale: «Una sperimentazione di successo già lo scorso anno e che oggi ci vedrà impegnati, insieme con la protezione civile, a garantire la sicurezza del suo svolgimento nel rispetto delle prescrizioni in atto – sottolinea Massimo Cariello, sindaco di Eboli-. La nostra è una città che ha fame di cultura, ci ha fatto crescere in un contesto musicale di spessore e continueremo a onorare questa tradizione promuovendo i talenti del nostro territorio. Grazie alla direzione artistica di Giovanni Sparano la nostra città si pregia di ospitare esponenti della cultura di fama internazionale e noi ne siamo orgogliosi. Oltre a buona musica “Bordesciò” è anche buon cibo e a rifocillare i viandanti che ne varcheranno i confini ci saranno le prelibatezze dei ristoranti “Alberto – Il Ritrovo”, “Il Panigaccio”, “Porta Dogana”, “Olio e Sale” con piatti della tradizione locale».