a cura di Alfonso Angrisani esperto di relazioni sindacali
Stiamo vivendo un periodo di vacche magre, la nostra economia risulta paralizzata, in questi giorni la maggioranza degli italiani ancora deve beneficiare delle misure economiche previste dal Decreto Legge 18/2020, un argomento che è stato più volte oggetto della nostra attenzione.
Una serie di disagi e di rallentamenti dovuti al cattivo funzionamento di alcune procedure, ha messo molti italiani nello sconforto generale, nonostante la buona fede di qualche governante e la polemica fastidiosa e poco costruttiva di molte persone della scena politica e della società civile, ed una “ attenta distrazione “ da parte di altri paesi dell’Unione Europea.
Fino a qualche mese fa, quando la nostra vita si svolgeva nel solco della normalità, il dibattito dei giuslavoristi si confrontava su altri aspetti i temi del momento erano: Il salario minimo, la tutela prevista per nuove forme di lavoratori ( vedi i riders ), l’incremento della occupazione giovanile a seguito della Legge 9 Agosto 2018 n°96.
Con il diffondersi dell’epidemia, e con la chiusura di molti luoghi aperti al pubblico, il complesso delle leggi previste a tutela dei lavoratori subordinati ed a favore delle imprese, e le altre fonti di natura negoziale non hanno garantito una tutela effettiva.
In queste settimane nonostante lo sforzo e l’interesse del legislatore nazionale e regionale abbiamo toccato con mano, l’inceppamento della macchina burocratica, e la pessima efficienza delle misure di sostegno al reddito.
Nonostante sia trascorso quasi un mese dalla pubblicazione del Decreto Cura Italia sulla Gazzetta Ufficiale, la cassa integrazione quale misura prevista per i lavoratori subordinati, e l’indennità prevista per i lavoratori autonomi e per altre categorie che sono state richiamate dal provvedimento soprarichiamato,risultano tutt’ora in fase di attuazione.( in questi giorni è prevista l’erogazione, questo secondo quando riportato dal Ministro del lavoro Onorevole Catalfo).
In questo insieme variegato di brutte notizie, abbiamo visto da vicino la funzionalità del lavoro agile(smart working) e dei fondi bilaterali di solidarietà .
Fino a pochi mesi fa sia le forze di maggioranza che le opposizioni, consumavano loro beghe nelle discussioni futili, nello stesso tempo, alcuni sindacati invece di occuparsi di tematiche inerenti al mondo del lavoro , in più occasioni mettevano la casacca politica omettendo di fatto il ruolo che dovevano ricoprire in questo paese, oppure abbiamo assistito allo spettacolo indecoroso di alcune associazioni di categoria( associazioni costituite dai datori di lavoro ), sempre pronte ad organizzare incontri e meeting,per chiedere il tesseramento di imprenditori ed artigiani, mentre con il diffondersi del caos sono scappate, senza dare la dovuta assistenza ai propri soci.
Si precisa ancora una volta che in questo determinato contesto storico sono stati varati da parte del Governo e da parte di alcune regioni italiane, una serie di provvedimenti che devono tendere una serie di aiuti alle famiglie, ai lavoratori alle imprese, inoltre nel perimetro dell’urgenza sono state predisposte delle attività che garantiscono la sicurezza dei lavoratori , per evitare il contagio del Covid- 19( vedi lavoratori dei trasporti), purtroppo si registra la mancanza di attenzione verso i lavoratori domestici, i disoccupati percettori di naspi, e tutti gli altri lavoratori che esercitavano prestazioni saltuarie e discontinue.
Esaurita la fase dell’emergenza è necessario apportare alcuni accorgimenti che diano una maggiore semplificazione per richiedere prestazioni e servizi da parte di lavoratori e cittadini che interfacciano con l’Inps, e con altri uffici pubblici.
Considerato la poca sensibilità di molti ,sul tema della bilateralità, e sulle prestazioni che vengono garantite da alcuni fondi , nasce la necessità di istituire dei fondi che rispondono a scopi mutualistici per i lavoratori , per le famiglie e per i datori di lavoro, bisogna coprire l’intero mondo del lavoro estendere le tutele integrative e di sostegno a tutti i lavoratori subordinati ed autonomi nonché ai liberi professionisti .
Si ricorda ancora che Fare lavoro Europa,l’Associazione Alec, con la partecipazione di altri professionisti, parrocchie ed altre associazioni, stanno istituendo un fondo che dia un effettivo sostegno ai lavoratori, famiglie ai pensionati al minimo.
Il presente fondo erogherà una serie di servizi ( indennità in caso di licenziamento, indennità in caso di intervento chirurgico dell’imprenditore o titolare di partita iva, buoni spesa, sostegno scolastico per gli iscritti alla scuola primaria,ect).
Lo scenario che si aprirà ci porterà sicuramente ad una maggiore fruizione dei servizi che vengono erogati dalle società di mutuo soccorso, dalle casse integrative e dagli enti bilaterali.