Misure sanitarie e restrittive paralizzano il comparto turistico producendo effetti negativi gravi sul settore edile.
Il fenomeno coronavirus blocca il turismo, paralizza e continua a mietere vittime nel comparto ricettivo alberghiero della fragile economia del Sud.
Il fenomeno delle cancellazioni da coronavirus: la psicosi miete più vittime del virus stesso.
Dapprima le cancellazioni delle gite scolastiche, vietate in via precauzionale dal MIUR lo scorso febbraio. Poi a seguire il mercato del turismo estero – solitamente anticipatario – ha cancellato intere agende di prenotazione.
La limitazione della circolazione degli individui ha fatto venir meno anche il mercato dei convegni e da un paio di giorni sono state sospese anche le cerimonie religiose.
Gli investimenti mancati.
Molte strutture ricettive hanno dovuto, per forza di causa maggiore, rinunciare all’apertura pasquale. Non esiste in fatti un mercato che a queste condizioni possa reggere in piedi l’apertura delle strutture.
In molti casi gli albergatori hanno dovuto rinunciare agli investimenti per le ristrutturazioni ordinarie e straordinarie delle struttura. Peggio molti hanno sospeso le attività di cantiere in attesa di maggiore liquidità.
Il dramma edilizio.
Molte imprese edili hanno subito la revoca degli appalti o peggio hanno visto sospendersi i lavori. Il mercato delle ristrutturazioni prestagionali delle strutture ricettive ha subito un violento colpo d’arresto.
Ad aggravare la situazione, in alcuni casi, anche la mancanza di materiale per l’edilizia, in particolare quello prodotto a Nord del Paese.
L’esperienza e l’appello del sindacato.
“L’allarmismo comporta la paralisi dei settori complementari all’edilizia. – afferma Giuseppe Marchesano segretario Filca-Cisl Salerno – L’esperienza sindacale insegna che nei momenti difficili bisogna restare uniti e seguire le regole: questo è l’unico modo per uscire velocemente dalla crisi e far ripartire il mercato del lavoro. Tuttavia, non esiste uno spiraglio di ripresa rapida se non con l’intervento mirato del Governo”.
Economia in ginocchio: ora deve intervenire lo stato.
Il fenomeno coronavirus blocca il turismo e porta con se numerosi altri settori economici e finanziari. Non è solo una crisi che colpisce il turismo e l’edilizia ma l’intera economia. Abbiamo bisogno di individuare una strategia che conduca verso l’uscita.
Ciro Solimeno – direttore della BCC del Cilento di Sassano del Vallo di Diano e della Lucania – parla di economia in ginocchio dalla quale non si può sfuggire senza l’intervento del Governo .