L'ARPAC comunica i primi risultati: fiume Irno inquinato a valle delle Fonderie Pisano. Il Comitato Salute e Vita chiede intervento immediato del Comune.

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Questa mattina sono stati pubblicati sul sito dell’Arpac www.arpacampania.it i dati parziali dei controlli effettuati dallo stesso Ente in data 7 maggio 2014 sui sedimenti del fiume Irno, dai quali si evidenzia (come si evince dalla
relazione allegata dell ‘ Arpac “Primi risultati analisi dei controlli svolti”) che : “il campione prelevato a monte del punto d’immissione presenta valori di concentrazioni rientranti nei limiti delle Concentrazioni Soglia di
Contaminazione (CSC) per i siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale di cui alla Colonna A, Tabella 1, Allegato5, Titolo V, Parte IV del D.Lgs 52/06; mentre il campione di sedimento prelevato a valle del citato punto d’immissione, relativamente ai parametri Cadmio, Piombo, Rame Stagno, Zinco, Idrocarburi pesanti (C>12),
Benzo(a)Antracene, Benzo(a)Pirene, Indeno(1,2,3,-c,d)Pirene e Benzo(g,h,i,)Perilene, presenta valori
di concentrazione di gran lunga superiori ai limiti delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione per i siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale di cui alla Colonna A, Tabella 1, Allegato5, Titolo V, Parte IV del D.Lgs
152/06.

A monte del Fiume (Fonderia) i sedimenti non sono inquinati.

A valle o subito dopo (Fonderia) sono superiori alla colonna A) del D.Lgs 152/06 e smi i valori di:

– Metalli pesanti (cadmio, piombo, rame stagno e zinco)

– Idrocarburi pesanti e IPA(idrocarburi policiclici aromatici)”

Dunque, il Comitato Salute e Vita, sottolinea che  i primi dati relativi alla foce del fiume in maniera inequivocabile confermano le preoccupazioni dei cittadini!

Altrettanto inquietanti ed importanti sono i primi dati parziali pubblicati sul sito Arpac relativi ai limiti PM10. In particolare ci preme sottolineare che i dati relativi alla qualità dell’aria risultano altrettanto compromessi e superano il limite previsto dalla legge, come si evince dalla relazione pubblicata.  Prendiamo ad esempio i dati del campione prelevato (casa Calce) che sforano nei giorni da mercoledì 14 a venerdì 16 maggio superando il limite previsto dalla legge, mentre sabato 17 e domenica 18 maggio rientrano nella norma. (relazione sul sito arpac
“Relazione tecnica”).

Pertanto, sulla base dei dati parziali fin ora pubblicati il Comitato Salute e Vita , nel ringraziare il commissario Straordinario PieroVasaturo e tutti i tecnici dell’Arpac che stanno svolgendo con professionalità ed efficienza il loro lavoro,  chiede agli organi Istituzionali  competenti ed in particolare al Comune di Salerno nella persona del Sindaco di Salerno di porre in essere tutte le azioni ed i provvedimenti ad horas volti a risolvere in maniera rapida ed efficace la grave situazione ambientale, corroborata da numerosi dati seppur parziali che confermano le precedenti rilevazioni effettuate in precedenza e che hanno determinato l’insorgere di diversi procedimenti penali.

Si allegano alcune dichiarazioni di residenti nell’area interessata nonché membri del Comitato che hanno vissuto
personalmente gli effetti deleteri dell’inquinamento.

Antonio Di Giacomo

“I risultati delle analisi nel letto del fiume Irno, purtroppo danno la conferma dello scempio fatto negli
anni (e ancora in atto) nella vasta area interessata dalla fonderia Pisano. Quei metalli pesanti e quei tipi di idrocarburi, portano la firma della fonte di inquinamento. Sento che, finalmente, otterremo giustizia per le tante,
troppe persone che, in quell’area, si sono ammalate e sono morte. Non solo mia mamma, ma molte di loro le conoscevo e, purtroppo, sono stato triste spettatore delle sofferenze che hanno patito e di quelle dei loro congiunti. Avanti così, Fratte e la Valle dell’Irno ritroveranno un respiro pulito!”

Massimo Calce
“La verità è rivelata dai fatti” sentenziava un mio maestro ed io dopo aver vissuto sulla mia pelle e dei miei cari gli effetti di questo disastro ambientale chiedo “Chi sarà il prossimo?”.

Anna Risi

“Non sono sorpresa dei risultati, per me è un giorno triste in quanto prendo coscienza e mi convinco sempre di
più del fatto che per troppi anni si è perpetrato questo scempio ambientale e tutti siamo stati a guardare, autorità e cittadini, nessuno ha fatto il proprio dovere. Non abbiamo fatto altro che contare i morti e gli ammalati, dunque mi chiedo quante persone forse non si sarebbero ammalati? Il mio splendido fiore, Antonella, e Vito, forse sarebbero qui con noi! Ma oggi dico è importante andare avanti e garantire un futuro certo a tutti gli abitanti della Valle dell’Irno.