Givova Scafati, pace fatta con il pubblico ma al PalaMangano vince Torino.

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E’ pace fatta, al di là del risultato, tra la Givova Scafati e i suoi tifosi. Al termine della sfida valevole per la ventiquattresima giornata di serie A2 (girone ovest), il team scafatese è uscito tra gli applausi del pubblico del PalaMangano, sebbene la Reale Mutua Torino si fosse imposta con il risultato finale di 67-73.

La disponibilità di maggiori rotazioni hanno sicuramente favorito la squadra dell’ex coach Cavina che, dall’alto della sua prima posizione in classifica, ha goduto di una sempre maggiore lucidità e freschezza atletica, che alla fine l’ha premiata. Ai campani, che non disponevano dell’infortunato Portannese (in panchina solo per onore di firma) e che in corso di gara hanno perso per infortunio anche Markovic, non si può rimproverare davvero nulla: hanno sfoderato una prestazione tutta grinta e orgoglio, gettando il cuore oltre l’ostacolo e riuscendo a tenere testa quasi fino alla fine forse al miglior collettivo della categoria, che probabilmente non si aspettava di trovarsi di fronte una squadra così tignosa.

LA PARTITA
Le due formazioni sul parquet approcciano la sfida di gran carriera. Cappelletti e Marks da una parte, Tommasini e Lupusor dall’altra sono i protagonisti dei primi minuti di una sfida che si mantiene equilibrata (7-6 al 4’). Poi però salgono in cattedra gli ospiti, che, facendo leva su una buona percentuale al tiro dalla lunga distanza, costruiscono complessivamente un parziale di 0-14, che scava un solco importante tra le due contendenti (7-20 al 8’). Di conseguenza, al termine della prima frazione, il punteggio dà ragione alla Reale Mutua (8-23).
Ci mette un po’ di tempo la sfida a crescere di ritmo e di intensità, ma, quando accade, l’inerzia è tutta dalla parte dei locali, che, trascinati da Fall, Rossato e Crow, ma soprattutto da una difesa aggressiva e da un corale gioco offensivo, assottigliano in maniera importante il divario (26-28 al 16’), riaprendo di fatto la contesa. Ci pensa allora Marks a ristabilire le distanze, inanellando in sequenza canestri e assist che portano Torino nuovamente in doppia cifra di vantaggio (26-36 al 18’). Il divario si mantiene poi invariato all’intervallo lungo (30-42).

Alla ripresa delle ostilità, nonostante la subentrata indisponibilità di Markovic (infortunato), la Givova prova a rialzare la testa e a dare fondo a tutte le residue energie, con la consapevolezza di non avere nulla da perdere. Ne viene fuori una parte di gara divertente, fatta di botta e risposta da una parte e dall’altra, anche se le distanze restano pressoché immutate (42-51 al 25’). Gli sforzi profusi dal collettivo di casa si infrangono contro la freschezza di quello viaggiante, che chiude il terzo quarto avanti 48-59.

Polveri bagnate in avvio di quarto periodo per entrambi i quintetti, che faticano a trovare la via del canestro. Ci prova capitan Crow a suonare la carica (53-59 al 34’) e a riaprire i giochi, supportato dal compagno Lupusor (59-64 al 36’). Esplode il PalaMangano un minuto più tardi per la tripla di Rossato, accompagnata dal libero suppletivo, che vale il 65-67 al 37’. Tanto agonismo e tensione caratterizzano i minuti che conducono alla sirena conclusiva, durante i quali la truppa di casa, nonostante la buona volontà, non riesce a trovare lo spunto necessario per mettere la freccia e aggiudicarsi i due punti in palio, che vanno invece alla compagine piemontese, con il punteggio finale di 67-73.

LE DICHIARAZIONI
Coach Giovanni Perdichizzi: «Devo fare i complimenti ai ragazzi: hanno dimostrato che probabilmente il problema lo tenevamo all’interno dello spogliatoio. Abbiamo giocato una partita di grande cuore e di sacrificio. Siamo felici di aver ricevuto i complimenti dalla nostra proprietà e dalla squadra avversaria, alla quale abbiamo tenuto testa quasi fino alla fine. L’infortunio di Markovic, che avrebbe potuto darci qualche minuto di respiro, ha condizionato senza dubbio il rendimento generale, per la ridotta rotazione tra gli esterni, tant’è che siamo stati costretti a giocare con Lupusor da ala piccola. Abbiamo disputato davvero una gran partita, dalla quale ho tratto solo spunti positivi e dalla quale ci sono mancati solo i due punti. Ora abbiamo tempo prima della prossima partita per ricaricare le batterie, sperando di recuperare quanto prima Portannese ed inserire in organico un nuovo giocatore, che nei prossimi giorni andremo a definire. A differenza della partita contro Casale Monferrato, stavolta mi ritengo soddisfatto della prestazione della squadra, consapevole che miracoli non se ne possono fare. Abbiamo vinto secondo, terzo e quarto periodo, per cui, tranne l’impatto iniziale in cui abbiamo mostrato un po’ di paura, ci siamo sbloccati e siamo riusciti a stare in partita e a mettere in seria apprensione una autentica corazzata, forse la squadra più attrezzata per vincere il campionato. Per tale motivo, bisogna dare merito al nostro gruppo per quello che ha fatto vedere in campo, con il cuore e con gli attributi: nessuno si è tirato indietro, a differenza di quanto era invece accaduto contro Roma, Rieti e Casale Monferrato, e chiunque sia stato utilizzato ha dato l’anima, rendendomi pienamente soddisfatto della prova offerta».

I TABELLINI

GIVOVA SCAFATI 67
REALE MUTUA TORINO 73

GIVOVA SCAFATI: Markovic, Portannese n. e., Tommasini 7, Crow 10, Spera, Lupusor 10, Robustelli n. e., Rossato 21, Fall 10, Stephens 9. ALLENATORE: Perdichizzi Giovanni. ASS. ALLENATORI: Luise Sergio e Callipo Francesco.

REALE MUTUA TORINO: Alibegovic 5, Marks 17, Cappelletti 15, Cassar, Campani, Pinkins 20, Toscano, Traini 5, Diop 9, Bushati 2. ALLENATORE: Cavina Demis. ASS. ALLENATORI: Iacozza Alessandro e Spanu Marco.
ARBITRI: Caforio Angelo di Brindisi, Bramante Angelo Valerio di San Martino Buon Albergo (Vr) e Salustri Valerio di Roma.