“Tutto è cominciato grazie a una nostra all’epoca dottoranda. Si chiama Alessandra. Ci propose d’iniziare un lavoro che ha portato oggi una società californiana a investire, fin qui, oltre 16 milioni di dollari per far diventare degli anticorpi, scoperti all’Università degli Studi Salerno, un farmaco anti-tumorale”. Con queste parole la professoressa Maria Caterina Turco, nella sessione plenaria intitolata “Una storia di successo”, ha raccontato lo spin-off Biouniversa Unisa, testimonial scelto per la seconda giornata di UnisaOrienta 2020, l’evento – giunto alla 16esima edizione – che apre le porte dell’Università degli Studi di Salerno a 18mila studenti provenienti da 130 istituti superiori del Sud Italia.
Il day-2 ha visto protagonista in Aula Magna di Ateneo la straordinaria esperienza di un giovane gruppo di lavoro che – ha raccontato la professoressa Turco – “seguendo un’intuizione scientifica, ha sviluppato un meccanismo oncologico finora sconosciuto, che darà ai pazienti la possibilità di mettere a disposizione dei pazienti un nuovo farmaco, di grande impatto nella medicina oncologica”.
Ad accogliere le future matricole la professoressa Rosalba Normando, delegata UnisaOrienta 2020, che ha illustrato l’intenso programma proposto ai ragazzi. A portare loro il saluto dell’Ateneo è stato il professor Mario Vento, prorettore dell’Università degli Studi di Salerno: “Vogliamo dare una risposta alle domande che vi ponete sul vostro futuro. Merito e impegno sono due valori fondamentali, declinati con la passione che vi consentirà di raggiungere obiettivi importanti. L’Università di Salerno vi offre tutto ciò che occorre, a portata di mano, con spazi dedicati alla didattica e alla ricerca”.
Il professor Paolo Remondelli ha presentato l’offerta tra tradizione e innovazione del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana”: “Portiamo con orgoglio il nome della scuola di medicina più antica dell’Occidente. La nostra facoltà è stata istituita di nuovo nel 2005, ereditando quell’antica cultura che fu straordinariamente innovativa, basata sull’umanizzazione della medicina, sul rapporto empatico tra medico e paziente. Abbiamo sviluppato una situazione virtuosa soprattutto grazie al senso d’appartenenza degli studenti”.
Così il professor Roberto Pantani, direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale: “L’Università di Salerno è il luogo in cui nascono tante storie di successo, una scelta d’eccellenza, perché consente ai nostri laureati di confrontarsi alla pari con colleghi di tutto il mondo. Avrete una formazione internazionale e d’altissimo livello”.
L’edizione 2020 di UnisaOrienta, arricchita dall’allestimento presso il campus di Fisciano della mostra “Trash People” di Ha Schult, l’artista tedesco che ha fatto del riutilizzo dei rifiuti la “materia” della propria produzione culturale, continuerà domani (mercoledì 5 febbraio) con testimonial di giornata il procuratore generale presso la Corte d’Appello di Salerno, Leonida Primicerio.
Giovedì 6, invece, sarà la volta di Umberto Guidoni, il primo astronauta europeo a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Nella stessa giornata si terrà anche una sessione pomeridiana dedicata all’esperienza Startup Unisa finalista alla competizione StartCup Campania 2020. A chiudere la prima settimana, venerdì 7, sarà l’attore Filippo Nigro.
Lunedì 10 gli studenti incontreranno il compositore eco-acustico David Monacchi, docente presso il Conservatorio di Pesaro. Martedì 11 toccherà a Marco Onnembo, responsabile della Cassa Depositi e Prestiti, mentre mercoledì sarà la volta dell’attrice, scrittrice e conduttrice tv Chiara Francini. Doppio appuntamento per giovedì 13: al mattino con Iside Russo, presidente della Corte d’Appello di Salerno, nel pomeriggio con le Startup Unisa. Venerdì 14 l’ultima giornata dell’evento vedrà nel ruolo di testimonial Manuela Di Centa, membro della Giunta esecutiva del Coni e olimpionica pluridecorata per le sue imprese nello sci di fondo.