“Urania d’agosto” del premio Ubu Lucia Calamaro, con la regia di Davide Iodice, è in scena martedì 4 e mercoledì 5 febbraio, due giorni inusuali per la stagione del Teatro Ghirelli.
Date insolite per il canto psichico di una signora anziana, stralunata che galleggia nel suo cosmo personale, nell’interiorità negletta di una vecchiaia irretita dal tedio dell’esistenza.
La protagonista dello spettacolo è una donna matura scocciata, seccata, asociale, accanita lettrice notturna di Urania e fanatica della vita e delle opere degli astronauti, che durante un isolatissimo agosto in città, soffre di un’estrema crisi di alienazione e comincia a confondere le cose. Poco a poco il suo spazio interiore, fratturato dall’insonnia, trasformerà lo spazio esteriore in spazio siderale. Da questa stagione di lotta interiore uscirà profondamente trasformata.
“Urania d’Agosto” ha le qualità morali di un romanzo di formazione accidentale sviluppato su una figura amara, indecisa su tutto, delusa a prescindere, dove lo scandaglio dell’inazione e della crisi esistenziale, anche se sostenuti dal fermento della fantasia, vengono sempre traditi dalla caduta nel reale, che è più forte, più vasto, più tutto: “è l’impossibile, quello vero”.
“Lavorare sulla scrittura di Lucia (Calamaro) fornisce un’esperienza intima, caotica e indocile come sono gli ingarbugli dei pensieri, il flusso irrisolto della psiche. – scrive nelle note di regia Davide Iodice – Senza un filo narrativo, affiorano tratti densi di umanità e la riscrittura scenica verso la quale abbiamo proceduto si articola sulle modulazioni sentimentali di figure che abitano un universo di solitudine”.
La scena è spazio medicale, dal colore azzurro di Urano, dove si dispiega la dinamica tra Maria Grazia Sughi – attrice cui il testo è dedicato, fervente fulcro di questo immaginario – e Michela Atzeni, coro corporeo e contraltare di un costante flusso di coscienza.
La metafora cosmologica funge come basso continuo; la casa è una stazione orbitante in cui i significati fluttuano. La solitudine dell’astronauta si rispecchia nella condizione ovattata e sbiadita dell’anzianità, in cui i contorni dei ricordi si illanguidiscono e la domanda di senso rimbomba scottante e insieme distorta.
Urania d’agosto
di Lucia Calamaro
regia e colonna sonora Davide Iodice, aiuto regia Giusi Salidu
con Maria Grazia Sughi e Michela Atzeni
spazio scenico Tiziano Fario
costumi Daniela Salernitano
luci Loïc François Hamelin
produzione Sardegna Teatro
INFORMAZIONI E BIGLIETTERIA
TEATRO GHIRELLI – Lungoirno, Viale Antonio Gramsci. Interno del Parco urbano dell’Irno. Salerno, 150
Tel. 349/3438958
info e prenotazioni: 345/4679142
teatroghirelli@casadelcontemporaneo.it
Biglietti spettacoli in abbonamento e rassegne
18 euro intero
15 euro Carta la Feltrinelli, Carta Più e MultiPiù ed enti convenzionati
10 euro ridotto (under 35 – over 65 – studenti universitari e conservatori musicali)
Orario spettacoli
martedì ore 20.30
mercoledì ore 20.30
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