Sold out al Teatro Augusteo di Salerno per il concerto di solidarietà “Verso un porto migliore”, organizzato dalla Bit&Sound Music di Tino Coppola, con il patrocinio del Comune di Salerno e dell’Autorità Portuale di Salerno, ed in partnership con l’Arci e l’associazione La Tenda.
Un concerto necessario, importante , che corona il sogno di molti ma soprattutto dei “Segni Distintivi, il duo di poliziotti/cantautori, autori del brano “La Pagella”, dedicato al 14enne migrante morto in mare con la pagella cucita nella tasca della giacca. Il debutto live dei “Segni Distintivi”, che hanno scelto Salerno per questo evento speciale ha coinvolto non solo il pubblico partecipe ed entusiasta ma molti musicisti , cantanti e giovanissimi in questo porto sicuro della solidarietà salernitana.
Hanno subito accolto l’appello delle associazioni imoegnate sul territorio Arci e La Tenda moilto artisti salernitani e non solo, Enrico Marino e Antonio Palumbo, Emanuele Montesano, i Black soul project, Francesca Maresca, Alfina Scorza e la vincitrice di “The Voice” Carmen Pierri con voci straordinarie e la marching band “Nomadic Gambian Ensemble”. Questa ensemble è davvero unica nel suo genere , è composta da 9 ragazzi del Gambia arrivati in Italia alcuni anni fa come minori non accompagnati. Omar Baldeh che li ha riuniti , è nato in Gambia, ha poco più di vent’anni, ha ottenuto la protezione umanitaria dallo Stato italiano e suona il sassofono. Nel suo Paese, prima di intraprendere il viaggio verso l’Italia, alla ricerca di un futuro, suonava in una banda e coltivava l’amore per la musica. A Cagliari, dove vive ora, nasce il suo sogno: riunire in una marching band di fiati e percussioni i compagni della sua orchestra di strada ed altri musicisti del Gambia (e non solo) immigrati in Italia e in tutta Europa. Per la prima volta, nell’autunno scorso, la band si esibisce a Cagliari, grazie al Progetto “Kelenya” promosso dalla Carovana SMI. Ieri sera con la sua NOMADIC GAMBIAN ENSEMBLE è entrato dal fondo della sala dell’Augusteo dopo aver suonato anche per le strade cittadine, regalando al pubblico un momento davvero emozionante. Loro ce l’hanno fatta, hanno superato l’inferno della guerra e del mare in tempesta, sono giovani musicisti africani, tutti ventenni, ospiti di vari progetti e centri di accoglienza, dalla Sardegna, alla Calabria dalla Sicilia al Lazio, Toscana, Veneto. Loro si sentono oggi ancor più “salernitani”perchè accolti. “La storia di questa marching band” – dichiara Francesco Arcidiacono, presidente dell’ARCI di Salerno – “è la bella storia di un grande sogno e di un vero e proprio “ricongiungimento artistico”. ARCI Salerno intende promuoverla in uno scenario, quello del nostro Paese, dove troppo spesso si parla di immigrazione strumentalmente, per alimentare allarmismi e fomentare l’odio.”Anche per questo l’ ARCI Salerno e La Tenda nel foyer dell’Augusteo hanno con la campagna nazionale “Io Accolgo” hanno raccolto numerose firme per l’abolizione dei cosiddetti ex decreti “sicurezza” e degli accordi del Governo italiano con la Libia.
Una serata di impegno civile e solidarietà all’insegna della musica che unisce in un codice trasversale universale , che costruisce ponti e non muri tra i popoli e le culture, tra le generazioni e le etnie, le religioni, senza pregiudizi e ostacoli.
Alla magica serata “Verso porti migliori” si è unito anche il coro di 44 bambini, “Dream And Sing” composto dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Don Alfonso De Caro, di età compresa tra gli 8 e i 14 anni, guidato dalla energica insegnante Argentina Napoli. Soddisfatta l’Assessore alla Cultura del Comune di Salerno per la riuscita della serata, unitamente a tutti gli organizzatori, alla famiglia Natella , ai giornalisti ideatori Gabriele Bojano e Monica De Santis. Non era scontato di sabato sera, nella movida salernitana, vedere il teatro cittadino stracolmo per un concerto di solidarietà, che invece è molto forte in questa città.
Una maratona della musica che Rosita Sosto Archimio ha condotto con emozione e partecipazione , dando spazio a tutti per esprimersi in musica e parole. Un’emozione che al pubblico è arrivata con affetto. Standing ovation finale con un bis del duo “Segni Distintivi” e la band del M° Davide Cantarella, sognando insieme un mondo possibile, dove la speranza e la condivisone danzino a ritmo del cuore, un cuore che batte ancora, anche in fondo al mare.
Gilda Ricci