Rudolf Hoss, il mostro di Auschwitz, domenica 26 da Art.Tre.

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Un rito che si rinnova ormai da otto anni, in vicolo San Bonosio, 7, a Salerno. Per rendere omaggio alla memoria delle vittime della Shoah, domenica 26 gennaio 2020, alle ore 20:15, l’associazione Arte.Tre presenta “Rudolf Hoss, il mostro di Auschwitz”, adattamento di Corradino Pellecchia, con Dario Riccardi, Mario De Caro e Alfredo Marino, per capire com’erano e chi erano “quelli dell’altra parte”.

Lo spettacolo ripercorre la “carriera” di Rudolf Hoss, per due anni comandante di Auschwitz, un grigio funzionario, ligio alla disciplina e amante dell’ordine, che, passo dopo passo, si trasforma in uno dei maggiori criminali della storia umana.

“Hoss, scrive Primo Levi, non era fatto di una sostanza diversa da quella di qualsiasi altro borghese di qualsiasi altro paese; la sua colpa, non scritta nel suo patrimonio genetico, né nel suo essere nato tedesco, sta tutta nel non aver saputo resistere alla pressione che un ambiente violento aveva esercitato su di lui, già prima della salita di Hitler al potere… Si spendono oggi molte lacrime sulla fine delle ideologie; mi pare che il suo libro di memorie dimostri in modo esemplare a che cosa possa portare un’ideologia che viene accettata con la radicalità dei tedeschi di Hitler e degli estremisti in generale. Le ideologie possono essere buone o cattive, è bene conoscerle, confrontarle e cercare di valutarle; è sempre male sposarne una, anche se si ammanta di parole rispettabili quali Patria e Dovere”.

E, allora, la memoria è il miglior antidoto a quei rigurgiti di intolleranza e violenza, egoismo, mancanza di rispetto per l’altro, abdicazione del senso morale, che sembrano di nuovo albergare nel mondo contemporaneo; il miglior rimedio per “far crescere comprensione e amore”.