Ecosistema Camerale, in difesa del lavoro delle Camere di Commercio.

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Riceviamo  e pubblichiamo questo comunicato stampa da parte di “Ecosistema Camerale”, un gruppo costituito su Fb, composto di persone che lavorano all’interno delle Camere di Commercio, teso a diffondere quanto di buono faccia il sistema camerale in Italia a sostegno delle imprese e del sistema Italia (spesso in assoluta solitudine), e preoccupato dalla messa in discussione del sistema camerale così come espressa dal disegno di riforma della P.A. annunciata dal Governo.

Pubblichiamo anche un rapporto Unioncamere per offrire una panoramica sui numeri del sistema camerale in Italia.

Convinti che non si debba buttare via il bambino insieme all’acqua sporca.

 

“Tra chi lavora nella PA c’è voglia di cambiare e di dare alla riforma della Pubblica Amministrazione la forza di un progetto di rinnovamento, una chance per dare credibilità e dignità a strutture e professionalità che fanno la spina dorsale dello Stato”.

E’ con questo spirito che Ecosistema Camerale, il gruppo aperto costituito su [social link=”https://www.facebook.com/groups/576888979092063/?fref=ts” icon=”62221″] – su base volontaria e non istituzionale – da uomini e donne del sistema delle camere di commercio italiane (Camere di commercio, Aziende Speciali, Unioni regionali, Unione nazionale, Società di sistema) che vogliono diffondere le buone prassi, le proposte e le idee condivise sul Sistema camerale.

La riforma della P.A., annunciata con una Lettera ai dipendenti pubblici del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia, racchiude in 44 punti gli elementi che saranno rimodulati dal provvedimento che il Governo si prepara ad emanare.

Il punto 29), in particolare, prevede l’eliminazione dell’obbligo di iscrizione alle camere di commercio.

Una enunciazione generica che in una riga mette in discussione il Sistema Camerale italiano, senza peraltro chiarire perché una riforma, necessaria e urgente, parta da qui, e soprattutto come andrebbe eventualmente ridefinita l’organizzazione e il sistema di gestione delle Camere di Commercio che, vogliamo ricordarlo, oggi godono di una totale autonomia funzionale e gestionale, non gravando minimamente, per il sostentamento delle proprie strutture, e per il supporto che assicurano al sistema delle imprese, sul bilancio dello Stato, offrendo sevizi, anche specialistici, qualificati ed essenziali allo sviluppo del Paese.

I lavoratori del sistema camerale hanno aderito all’invito del Presidente Renzi e in molti hanno inviato lettere contenenti il proprio apporto e le proprie osservazioni alla mail rivoluzione@governo.it. Ma anche per sottolineare l’importanza dell’essere risorse appartenenti ad una rete, hanno costituito spontaneamente Ecosistema camerale, un gruppo di discussione su FB per confrontarsi e per rispondere a viso aperto, in forma collettiva e mettendoci la faccia, all’appello del Presidente Renzi che invitava.

Ecosistema camerale, che ha superato le 1.000 adesioni in poco più di 1 settimana dalla sua apertura ed è composto da lavoratrici e lavoratori del sistema camerale italiano che vogliono fare sul serio, ha già prodotto un manifesto condiviso: #SENZA LE CAMERE (riportato a seguire).

Il prossimo 29 maggio alle ore 15.30 presso la Camera di commercio di FoggiaEcosistema camerale organizza un  incontro su “UN NUOVO RUOLO PER LE CAMERE DI COMMERCIO NELLA RIFORMA DELLA PA”, una giornata dalla quale far emergere la qualità e la sintesi delle nostre proposte in un flash mob ideale rappresentativo della presenza e del contributo che gli uomini e le donne del sistema camerale vogliono e possono dare alla Riforma.

IL MANIFESTO DELL’ ECOSISTEMA CAMERALE

SENZA LE #CAMERE…

Questo Manifesto, scaturisce dal confronto, dalla condivisione e dalla partecipazione delle donne e degli uomini del Sistema delle Camere di commercio Italiane, che, sul web, hanno dato vita ad un gruppo – “Ecosistema camerale” – che, su base volontaria e non istituzionale, è stato creato per diffondere le buone prassi, le proposte e le idee condivise sul Sistema camerale, alla luce della proposta di riforma delle Camere di commercio e, soprattutto, delle dichiarazioni che, intorno a tale ipotesi, si sono sviluppate.

Proprio per rispondere a quelle che riteniamo semplicistiche e riduttive valutazioni, questo gruppo vuole racchiudere nelle righe che seguono l’esperienza e la professionalità ma soprattutto i risultati verso le imprese e i territori che le Camere di commercio svolgono quotidianamente con il loro ruolo e attraverso il nostro operato.

Vogliamo davvero “cambiare verso” a questa ingiusta proposta che lede la funzionalità del Sistema camerale al servizio delle imprese. Proponiamo di cambiare verso una P.A. nuova ed efficace che adotta i modelli di gestione e funzionamento del Sistema camerale.

Le nostre linee guida condivise sulla possibile riforma sono le stesse di quelle del governo a cui proviamo a dare una risposta.

Il Manifesto di ECOSISTEMA CAMERALE vuole raccontare il pensiero degli uomini e le donne del Sistema camerale;  gente che lavora al fianco del sistema delle imprese ed è abituata a confrontarsi con modelli di gestione privatistica, per questo vogliamo interpretare un nuovo modo di manifestare la contrarietà a una proposta.

Lo facciamo con innovazione, con la diffusione dei contenuti positivi del nostro lavoro, di quanto le imprese – in particolare quelle micro e piccole imprese che compongono la struttura imprenditoriale di questo Paese – perderebbero con la “scomparsa” delle Camere di commercio.

SENZA LE #CAMEREDICMMERCIO … SI PERDEREBBE IL REGISTRO DELLE IMPRESE

Perché non è “soltanto un registro”…

  • Il registro delle imprese, tenuto dalle Camere di commercio italiane fa risparmiare alle imprese 100 milioni di euro all’anno ed e’ divenuto un modello in Europa, una best practice che altri paesi ci copiano, una base di lavoro per l’unione che lavora al registro delle imprese europeo
  • Il registro delle imprese quale fulcro dell’intero diritto commerciale italiano.
  • Il registro delle imprese come piattaforma e hub dell’informazione economica nazionale
  • Il registro delle imprese come strumento di trasparenza e tutela del mercato

SENZA LE #CAMEREDICOMMERCIO…SI PERDE UN GRANDE PATRIMONIO PER LA SEMPLIFICAZIONE

  • Le Camere, capaci di esportare i processi di semplificazione amministrativa in tutta la PA
  • Le Camere come un unico front office – anche di natura telematica – della P.A. italiana a cui potersi rivolgere per affrontare a 360 gradi le tematiche dell’impresa (oltre 3.100 comuni italiani infatti già condividono la piattaforma telematica del SUAP delle Camere di commercio italiane).
  • Il portale unico di accesso www.impresainugiorno.gov.it è riconosciuto come il miglior punto unico di accesso tra le esperienze europee, attraverso il quale le imprese possono gestire tutte le pratiche etc.
  • Le Camere che, con la pec alle imprese, hanno fornito un reale contributo per una qualificata spending review e per lo sviluppo della competitività del sistema italia
  • Le Camere, sempre disponibili a supporto dei professionisti, per accompagnarli anche nell’uso dei nuovistrumenti digitali utili a  semplificare la vita alle imprese

SENZA LE #CAMEREDICOMMERCIO…SI PERDE L’IMPEGNO QUOTIDIANO DI CHI E’ SEMPRE VICINO ALLE IMPRESE. A TUTTE LE IMPRESE

  • Le Camere, impegnate nella promozione e il sostegno alla cultura d’impresa
  • Il Sistema camerale, per lo sviluppo della rete delle PMI e la promozione del contratto di rete
  • Le Camere, attive anche per valorizzare le ricchezze storiche, culturali, enogastronomiche e ambientali dei territori
  • Le Camere di commercio che offrono un nuovo ed aggiornato servizio con le attività orientamento, formazione, assistenza, accompagnamento e supporto espressamente indirizzata a rispondere ai diversi bisogni dello start up e post-start up di impresa
  • Le Camere con specifici bandi di contributi a fondo perduto per le imprese
  • Le Camere che sostengono le imprese nelle congiunture economiche sfavorevoli
  • Le Camere per favorire l’accesso al credito delle pmi e le politiche di sostegno di confidi
  • Le Camere, con le loro Aziende Speciali, per garantire i servizi di supporto e prossimità, fondamentali per la crescita delle piccole e medie imprese italiane sul mercato nazionale ed internazionale
  • Il Sistema camerale per diffondere l’evoluzione della legislazione europea d’interesse per le imprese
  • Le Camere a sostegno delle start-up innovative e sociali
  • Le Camere per la promozione dell’imprenditoria femminile, giovanile e immigrata
  • Le Camere per il sostegno delle politiche di qualità
  • Le Camere per la responsabilità sociale d’impresa
  • La Camera di commercio, anche per tutto quanto detto, e’ l’istituzione pubblica che le imprese italiane considerano più efficiente

SENZA LE #CAMEREDICOMMERCIO…SI PERDONO REGOLE E FIDUCIA

  • Le Camere, modelli all’avanguardia per la gestione della performance, per la trasparenza e per l’adozione di strumenti per la lotta alla corruzione
  • Il ruolo del Sistema camerale per la legalità e il supporto alle autorità giudiziarie e investigative finalizzato alla prevenzione dell’infiltrazione delle organizzazioni criminali nell’economia sana del paese
  • Le Camere per la regolazione del mercato, a garanzia del rispetto delle regole in campo economico, a tutela delle imprese e dei consumatori

SENZA LE #CAMEREDIOMMERCIO …CHI SUPPORTERA’  LE MICRO, PICCOLE E MEDIE IMPRESE AD INTERCETTARE NUOVI MERCATI?

  • Il contributo delle Camere di commercio italiane all’estero per la promozione del nuovo Made in Italy
  • Le Camere per l’internazionalizzazione con WORLDPASS – il passaporto per le imprese italiane quale ponte per i paesi esteri
  • Le Camere per lo sviluppo di piattaforme per la tutela del Made in Italy
  • Il Sistema camerale nella programmazione comunitaria 2014-2020
  • Le Camere esempio di efficienza e premi di qualità e eccellenza per progetti a favore delle imprese
  • Gli organismi di mediazione delle Camere per la risoluzione semplice e veloce delle controversie, garantendo la terzietà
  • Il Sistema camerale per informare sulle opportunità di finanziamento che offre l’unione europea e lo stato italiano

SENZA LE #CAMEREDICOMMERCIO…CHI AIUTEREBBE LE IMPRESE NELL’INNOVARSI E DIGITALIZZARSI?

  • Unioncamere con il Sistema camerale e i grandi player – Google, Microsoft… – al lavoro assieme per la digitalizzazione delle aziende italiane
  • Le Camere quali soggetti contributori per il Piano nazionale delle competenze digitali per le PMI (Agenzia Italiana per il digitale)
  • Il Sistema camerale a supporto dei territori per l’infrastrutturazione della banda larga a copertura dell’ultimo miglio, non raggiunto dalle grandi reti
  • Le Camere per la telematica e l’innovazione digitale dei procedimenti amministrativi

SENZA LE #CAMEREDICOMMERCIO, chiuderebbero gli AEROPORTI, i PORTI e tutte le infrastrutture che, grazie alle Camere, e alla loro partecipazione nelle società di gestione delle infrastrutture (che non ce la farebbero con i semplici proventi derivati dal business), consentono a imprese di raggiungere i loro mercati e a merci e cittadini di muoversi sul territorio.

SENZA LE #CAMEREDICOMMERCIO, significherebbe dover trasferire compiti e funzioni ad altri enti pubblici, e senza diritto annuale a copertura, significherebbe scaricare SU TUTTI I CONTRIBUENTI I COSTI dei servizi camerali.

SENZA LE #CAMEREDICOMMERCIO, si perderebbe l’esperienza e la professionalità di DONNE e UOMINI del Sistema che soltanto in una RETE SISTEMICA possono esprimere al meglio le proprie competenze a supporto delle imprese e dei territori.

 

QUESTA E’ LA DIMOSTRAZIONE CHE, SENZA LE #CAMEREDICOMMERCIO,

SENZA UNA RIFORMA ADEGUATA DELLE #CAMEREDICOMMERCIO,

IL PAESE PERDE.

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I NUMERI DEL SISTEMA CAMERALE ITALIANO

(Fonte Unioncamere – dati 2012)

Le Camere di commercio sono enti pubblici dotati di autonomia funzionale (legge n. 580/1993) articolati su tutto il territorio nazionale. Il finanziamento delle Camere di Commercio viene garantito  dal “diritto annuale” versato dai soggetti iscritti nel registro delle imprese. In media il diritto annuale corrisposto dalle imprese italiane  ammonta ad euro 111. Negli ultimi anni le Camere di Commercio hanno garantito l’erogazione dei servizi e hanno destinato più risorse all’economia, pur in presenza di un trend fortemente decrescente del personale e di una contrazione dei proventi, la cui fonte principale è il diritto annuale versato dalle imprese.

Le funzioni e i compiti svolti dalle Camere di Commercio sono elencati di seguito con alcuni dati di particolare importanza.

REGOLE E SERVIZI

 

  • Registro delle Imprese, semplificazione ed e-government.  La tenuta del registro delle imprese è senza dubbio la funzione più importante che assolve il sistema camerale. Esso è un registro pubblico digitale a carattere nazionale che contiene le informazioni su 6 milioni di imprese, 10 milioni di persone e 900.000 bilanci di società per anno. Particolarmente intenso risulta il volume di attività espresso annualmente dal R.I.: 40 milioni di visure estratte, 2 milioni di copie di atti, 3,5 milioni di copie di bilanci, 6,5 milioni di accessi da parte dell’Autorità giudiziaria e Forze dell’Ordine, 4,3 milioni di pratiche totali evase, 5,4 giorni lavorativi mediamente necessari per una pratica di iscrizione d’impresa. Dal 2010 grazie alla procedura “comunicazione unica” l’invio alla Camera di commercio della pratica di iscrizione al Registro Imprese consente il contestuale assolvimento degli adempimenti rispetto all’Agenzia delle Entrate, all’INPS e all’INAIL. Si tratta di una straordinaria semplificazione amministrativa e una riduzione dei costi a carico delle imprese.
  • Regolazione del mercato e legalità. Rientrano in questo ambito le attività svolte dalle Camere di Commercio per la tutela e la regolazione del mercato. Alcuni dati annuali: 620 arbitrati e  41.923 conciliazioni gestite, 5.749 verifiche effettuate su 29.128 prodotti e strumenti metrici, 1 milione di carte tachigrafiche rilasciate.
  •  Servizi in materia di ambiente. Rientrano in questo ambito di attività la tenuta dei registri ambientali e raccolta dati ambientali (MUD, FGAS, RAEE, Registro Pile) e le sezioni regionali dell’Albo nazionale gestori ambientali.

 

COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE

 

  • Servizi per la nuova imprenditorialità. La natalità delle imprese è un punto di forza del sistema economico italiano. Perciò le Camere di Commercio svolgono attività a sostegno di un avvio consapevole dell’attività d’impresa affinché possa superare la delicata fase di start up. Sono stati 41.888 gli utenti dei servizi per l’imprenditorialità (aspiranti imprenditori, giovani, donne, immigrati) e l’11% di essi hanno aperto un’attività.
  • Finanza, contributi e accesso al credito. Questa linea di intervento si sostanzia nel facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese. Nel 2012 il sistema camerale ha investito oltre 85 milioni di euro che hanno consentito l’erogazione di contributi a 211 confidi aventi 962.229 imprese associate.
  • Proprietà industriale, innovazione e trasferimento tecnologico. Si tratta di tutte le attività che le Camere svolgono per il tramite degli Uffici Brevetti e Marchi. Nel 2012 sono stati ben 96.151 gli utenti degli Uffici citati e 41,9 i milioni di euro investiti.
  • Formazione e valorizzazione del capitale umano e professionale. Sono stati 1297 i percorsidi alternanza scuola lavoro che hanno coinvolto 453 istituti scolastici  e 22.022 studenti, 3057 imprese che hanno ospitato 5165 studenti collocati in stage/tirocinio aziendale. Le ore totali di formazione a imprenditori ed altri soggetti del sistema impresa sono state 129.834 per 104.343 partecipanti.
  • Supporto alle filiere, CSR e Green economy. Questo ambito di attività riguardale attività di qualificazione delle produzioni attraverso marchi di qualità. 8292 le imprese coinvolte nelle inziative per la tutela delle filiere attraverso marchi di origine o di qualità, 11554 quelle coinvolte nelle iniziative per la valorizzazione delle produzioni locali, 50 i marchi collettivi registrati nel settore artigianato, 2000 le imprese aderenti al sistema volontario di tracciabilità delle filiere moda e oro, 9430 le imprese e gli utenti supportati in materia di energia, CSR e green economy.
  • Servizi per il turismo e i beni culturali. Nel 2012, 6500 imprese hanno ottenuto il marchio di qualità turistica, 4279 imprese hanno preso parte a corsi di formazione specifici sul turismo, sono state organizzate 244 inziative di B2B che hanno coinvolto 3107 imprese italiane e 2348 operatori esteri.

 

MERCATI GLOBALI

  • Internazionalizzazione. Ecco i dati principali: 74.201 utenti, 81 Camere di commercio all’estero, 717 azioni di supporto per favorire la partecipazione delle aziende italiane a fiere internazionali con ICE, MAE e regioni, 400 missioni all’estero.
  • Servizi amministrativi. Si tratta di servizi certificativi per l’estero obbligatori in quanto richiesti da convenzioni internazionali o da Stati esteri. Nel 2012 sono stati rilasciati  728.461 certificati di origine, 9.450 carnet ATA, 3.804 attestati di libera vendita, 281.835 visti di conformità firma, 43.017 legalizzazione firme estero, 9.383 visti congruità prezzi, 68.344 altri visti.

 

COMPETITIVITA’ DEI TERRITORI

  • Sviluppo locale, promozione territoriale e programmazione comunitaria.  Nel 2012 sono stati registrati i seguenti risultati: 79 iniziative per lo sviluppo delle smart cities, 31.246 imprese coinvolte in attività di valorizzazione del territorio nel settore commercio e servizi, 127.558 imprenditori e altri soggetti coinvolti in attività di mkt territoriale, 22 Camere componenti dei comitati di sorveglianza dei POR FESR e FSE 2007/2013, 326 progetti europei a sportello Bruxelles.
  • Informazione economica. 32148 riprese sulla stampa nazionale e locale degli studi statistici, 1138 studi e ricerche effettuati, 422 riviste e pubblicazioni, 122 inziative di monitoraggio delle economie locali, 4.319.112 accessi alle informazioni on line inerenti gli andamenti congiunturali del mercato del lavoro (Sistema excelsior)
  • Infrastrutture strategiche. Sono state nel 2012 complessivamente 489 le infrastrutture strategiche peri territori di 109 di supporto all’economia (es. fiere e mercati), 343 di trasporto e 28 di rete (ambiente, telecomunicazioni e energia).

 

Il grado di soddisfazione medio espresso dagli utenti per gli uffici delle Camere di Commercio sono riportati di seguito (scala da 1 a 10 – fonte Fondazione PROMO PA anno 2013):

 

  1. Camere di commercio                      5.9
  2. ARPA                                                  5.3
  3. Regione                                             5.0
  4. Comune                                             4.8
  5. Provincia                                            4.8
  6. ASL                                                     4.8
  7. Agenzia delle entrate                                    4.7
  8. INPS                                                   4.7
  9. Tribunale                                           4.3