“ Bisogna essere commossi per aiutare le persone: oggi, in questo mondo, c’è sempre più bisogno di commozione che è un impeto presente nel nostro cuore: ci dà la possibilità di non abituarsi al bene e neanche al male. Se uno giudica le persone e fa le cose solo perché obbligato a farle non va da nessuna parte”. Ad affermarlo è stato Ernesto Olivero, attivista, scrittore, teologo, fondatore del Servizio Missionario Giovani (Sermig) e dell’Arsenale per la Pace di Torino, proposto più volte come candidato a Premio Nobel per la Pace, che è arrivato con in mano la sua Bibbia al Convento Francescano di Sant’Antonio di Mercato San Severino per parlare al cuore della gente:” Sono molto emozionato perché sono nel mio Paese che ho sempre con me, anche se qui ho vissuto soltanto per dieci anni: sono stati però i dieci anni che hanno segnato la mia vita. Qui ho deciso di fare le cose che faccio adesso. Nella parrocchia di Sant’Anna di Pandola ero voluto bene dal parroco, Padre Liberato, che a soli nove anni mi fece diventare capogruppo dei giovani della parrocchia. Ho sempre cercato di ripagare la fiducia che lui mi diede allora facendo del bene agli altri”. Olivero ha raccontato anche di come ha realizzato il suo sogno: quello di trasformare l’ Arsenale Militare a Torino nell’ormai famoso Arsenale per la Pace:” Quando ce lo hanno dato, nell’agosto del 1983, ci volevano 400 miliardi di lire per metterlo a posto: noi non avevamo una lira in tasca, ma avevamo un sogno: quello di realizzare un grande “Arsenale della Pace”. Questo sogno è stato percepito da tanti giovani in tutta Italia, tanta gente buona che è venuta spontaneamente ad aiutarci per realizzarlo”. Olivero ha sottolineato l’importanza di risvegliare i sogni nei giovani:” Bisogna aiutarli a realizzarli. Chi vuol parlare ai giovani deve essere credibile: io non prendo mai in giro i giovani”. Olivero ha anche affermato che:” La bontà è disarmante: bisogna essere liberi da pregiudizi, perché la gente si accorge se sei veramente libero e ti aiuta”. Olivero ha anche precisato che il bene può farlo chiunque:” Il bene non è patrimonio di nessuno. Anche i laici possono fare le cose per bene e anche qui , su questo territorio si può fare del bene: se i giovani vogliono metterci la faccia, si può fare “. L’incontro con Olivero è stato organizzato sinergicamente dalla Banca Montepruno, dal Club Rotary Salerno Nord due Principati e con la collaborazione del Circolo Banca Montepruno e del Comune di Mercato San Severino.
Il Presidente del Club Rotary Salerno Nord dei Due Principati, Vittorio Villari, è andato a Torino per invitare Ernesto Olivero:” Con lui ho visitato l’Arsenale della Pace: è stata un’esperienza unica che consiglio a tutti: quello che è riuscito a creare Ernesto Olivero è grandioso. Con il suo aiuto potremmo realizzare anche qui da noi una sorta di “Arsenale della Pace” in uno dei tanti conventi dismessi che ci sono sul territorio”. Il dottor Michele Albanese, Direttore Generale della Banca Monte Pruno, da tempo organizza eventi con i Club Rotary del territorio:” Finalizzati soprattutto a migliorare le condizioni socio economiche dei territori in cui insistiamo. Questa sera avere con noi il dottor Ernesto Olivero è veramente straordinario. Mi sento orgoglioso di poter ospitare in questo appuntamento una persona che ha dedicato tutta la sua vita ad aiutare gli atri, soprattutto i poveri Sicuramente potremmo valutare la possibilità di portare avanti con lui un progetto su questo territorio nell’ambito delle tante iniziative che, nel nostro piccolo, già portiamo avanti, in vari modi, per aiutare le persone in difficoltà.. Lo facciamo perché comprendiamo l’importanza di dare dignità agli altri, perché dietro ogni uomo c’è una storia, c’è dignità, c’è sofferenza, Avere lui come guida sarebbe sicuramente utile per tutti”.
All’incontro, moderato dal giornalista Antonio Manzo, sono intervenuti, il Presidente del Circolo Banca Monte Pruno, Aldo Rescinito, che ha ricordato le finalità socio – culturali del Circolo che presiede; il Sindaco di Mercato san Severino, Antonio Somma, che ha annunciato di voler conferire a Ernesto Olivero il riconoscimento di cittadino illustre. e Sua Eminenza Andrea Bellandi Arcivescovo di Salerno che portato il saluto della comunità ecclesiale salernitana:” E’ quanto mai necessario avere oggi testimoni di Pace come Ernesto Olivero”. Dopo la celebrazione della Santa Messa officiata da Don Guido Malandrino, Guardiano del Convento, a presentare Ernesto Olivero è stato il Presidente della Fondazione Rachelina Ambrosini, Tommaso Maria Ferri che ha ricordato che Ernesto Olivero è nato a Pandola di Mercato San Severino:” Qui è nata la sua ispirazione. Tra le verdi colline che circondano questa terra ha avuto il contatto con il Signore. Una sera, tornando dall’aeroporto di Napoli, mi fece fermare con l’auto vicino ad un sentiero che portava alla casa dove lui era nato: toccò con delicatezza la porta di quella casa raccontandomi la sua vita e di quanto fosse importante continuare ad avere un forte attaccamento alle proprie radici”. A portare i saluti del dottor Pasquale Verre, Governatore del Distretto Rotary 2100, è stato l’Assistente del Governatore Francesco Dente che ha ricordato che nel 2012, nel Convento dei Frati Francescani di Baronissi, Monumento per la Pace per l’Unesco, fu organizzato un convegno sulla Pace grazie ai Club Rotary Salerno Duomo e Nord dei Due Principati: ” Il Rotary porta la Pace nel mondo anche attraverso i Centri della Pace ”. (FOTO DI LIDIA SANTANGELO)
Aniello Palumbo.