Chi pensa che i videogiochi siano soltanto un passatempo da ragazzini, dovrà ricredersi dopo aver letto questo articolo: gli E-Sports stanno prendendo sempre più piede nel mercato mondiale, coinvolgendo i teenagers, ma non solo. Proprio per questo motivo anche il Comitato Olimpico ha mostrato un forte interesse per questo nuovo trend, che porta i videogames su un livello professionistico.
Negli ultimi anni il proliferare dei tornei di E-Sports online ed offline (sfide dal vivo) ha fatto sì che il fenomeno diventasse globale e particolarmente remunerativo, con le grandi aziende tecnologiche che fanno a gara per sponsorizzare e finanziare gli eventi. Addirittura i bookmakers hanno pensato nuovi sistemi di scommesse destinati esclusivamente agli E-Sports. Ma cosa sono nello specifico gli E-Sports e perchè stanno appassionando milioni di utenti? Scopriamolo insieme!
Cosa sono gli E-Sports
La prima domanda che in molti si pongono è “cosa sono gli E-Sports?”. Cercando di mantenere la definizione piuttosto semplice, senza addentrarsi in tecnicismi, si può dire che gli E-Sports sono sfide ai videogiochi a livello professionistico, con premi in denaro o equivalenti. Detta così potrebbe ancora sembrare una pratica circoscritta al puro divertimento tra ragazzi. Ma gli E-Sports sono molto di più…
Basti pensare infatti, che nei tornei fisici organizzati dalle grandi aziende in giro per il mondo, sono migliaia gli iscritti per ogni disciplina: a questi va aggiunto il pubblico di curiosi ed appassionati, che riempie gli spalti come nelle arene sportive. Il tutto condito da impianti futuristici, dotati di sistemi audio/video/luci imponenti, degni dei più importanti eventi di entertainment.
I titoli più importanti
La comunità mondiale di giocatori di E-Sports è vastissima, ma ogni player ha un videogame di riferimento in cui eccelle. I titoli più affermati sono quelli strategici e gli sparatutto, come Call Of Duty, Halo, e Counter Strike: Overwatch e Global Offensive. Ma la categoria MOBA (Multiplayer Online Battle Arena) è sicuramente quella con un bacino d’utenza maggiore.
Di quest’ultima categoria fanno parte titoli come League Of Legends e Dota 2, in assoluto i videogiochi che la fanno da padrone nei tornei E-Sports. League of Legends conta circa 27 milioni di giocatori al giorno e più di 80 milioni di players sparsi in tutto il mondo. DOTA 2, molto simile a LoL nelle modalità di gioco, vanta uno dei montepremi più alti tra gli E-Sports, arrivando a 10 milioni di dollari nel suo torneo principale.
Negli ultimi due anni il fenomeno Fortnite si è abbattuto sul mercato globale, coinvolgendo ben 125 milioni di giocatori a livello mondiale, agevolato anche dal fatto che la versione base del gioco è totalmente gratuita e gli utenti possono effettuare l’upgrade dei loro personaggi virtuali con acquisti in-app.
Da qualche tempo anche le simulazioni sportive hanno preso campo all’interno dei tornei E-Sports, con un titolo su tutti a spadroneggiare, ovvero FIFA. Il popolare gioco di calcio è il re incontrastato nella sua categoria, seguito da PES (che tuttavia ha un montepremi più alto nei tornei top) ed NBA.
I montepremi complessivi
Per fugare ogni dubbio sulla competitività dei tornei di E-Sports, arriviamo infine al fattore che interessa la maggior parte dei players, ovvero i montepremi in denaro. Abbiamo detto che i giocatori ormai hanno raggiunto un livello professionistico ed i premi in palio, ovviamente, sono adeguati alle aspettative.
Nel 2018 l’edizione del torneo “The International” di DOTA 2 ha raggiunto la cifra di 25.5 milioni di dollari in premi per i giocatori ed i team, classificandosi al primo posto tra i videogams più redditizi nel mondo degli E-Sports. Al secondo posto, con 22.5 milioni, Counter Strike: Global Offensive, mentre al terzo Fortnite con 19,9 milioni nella Battle Royale di Epic Games. Insomma, cifre milionarie che farebbero ricredere anche i più scettici.