NON LASCIAMOCI RUBARE L' AMORE PER LA CULTURA

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beni_culturali Il turismo culturale in Italia riveste un ruolo fondamentale per l’economia nazionale.
I dati anche per questo inzio di 2014 sono interessanti, si evidenzia infatti un incremento del 10% dei visitarori. Tornano anche quelli stranieri.
Tutto rose e fiori? No, il sistema dei beni culturali è in crisi.
Il problema già evidenziato più volte in merito alla gestione dei beni culturali è la carenza dei fondi.
Una situazione sicuramente critica che non consente a chi è preposto alla gestione di questi “pezzi di Storia “di svolgere appieno il proprio lavoro.
E’ pur vero però che questa situazione economica difficile viene usata come scusante per la scarsa professionalità di molti addetti.
Mi piace ricordare come esempio quello usato da Vincenzo Pepe nel Suo Libro Non nel mio giardino ( baldini Castoldi editore 2013).
L’autore nel prologo del suo saggio si interroga sulla situazione avvenuta qualche anno fa al Pantheon, quando la custode scaccia dalla sala sia i musicisti che gli spettatori in quanto erano scattate le 18 e visto che
non avrebbe avuto gli straordinari doveva chiudere. Situazione che naturalmente ha portato alla ribalta della cronaca internazionale la notizia. Atto che Pepe definisce “un atto di ingiutificabile sproporzzione che ha colpito al cuore il rispetto che si deve
al patrimonio spirituale che un popolo ha creato e preservato nei secoli. Un gesto, per certi versi violento, consumato contro la creatività”
.
Si potrebbe giustificare il fatto come un momento di disagio e “follia” provato dalla custode, invece no! Troppi i casi che si stanno verificando in questi giorni. Uno subito in prima persona agli scavi di Ercolano, quando dopo aver rifiutato di pagare 10 euro per il servizio guida,
la stessa guida ha accusato ad una coppia di italini ( tra l’altro di Milano) di essere ignoranti e di avere poca cultura al contrario degli stranieri . Mostrandosi così presntuosa e scontrosa, senza conoscere minimamente chi fossero le persone offese, che tra le altre cose erano munite di app sul cellulare che consentiva loro di
essere indpendenti nella visita degli Scavi.
A questo momento poco edificante, giusto per affermare che l’Italia è uguale da Nord a Sud isole comprese, il caso del Duomo di Milano.
In base a quanto dichiarato da alcune maestre è stato impedito ad un gruppo di ragazzini in visita a Milano al Duomo, in quanto non interessate a usare il servizio della autoguida.
Gli addetti all’ingresso hanno infatti dichiarato che il regolamento non consentiva l’ingresso senza questo supporto, e le accompagnatrici in considerzione della giovane età e della somma che avrebbero dovuto pagare ( circa 150 euro) hanno chiesto di far entrare solo
per ammirare la Veneranda Fabbrica i ragazzi ma gli è stato negato l’accesso anche in malo modo ( minaccia di chiamare le forze dell’ordine).
Episodi del genere sono deleteri per il sistema Cultura, e fanno allontanare le nuove generazioni dalle testimonianze della storia ancora presenti
Tutti dovrebbero seguire io monito del Santo Padre:
NON LASCIAMOCI RUBARE L’ AMORE PER LA CULTURA (Papa Francesco)