Al Ravello Festival, l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo diretta da Gabriele Ferro ha portato in scena la nostalgia di un’Europa diversa, quel sentimento di dolente memoria che caratterizzò i primi anni del Novecento. Il concerto, a causa del forte vento e della pioggia, spostato all’Auditorium Oscar Niemeyer ha perso sicuramente la magia dello scenario del Belvedere di Villa Rufolo ma ha guadagnato in resa acustica.
L’ultima volta sul podio del maestro Gabriele Ferro, come direttore musicale del Massimo, è stata caratterizzata dall’esecuzione di un programma di rara esecuzione.
Ad aprire il concerto la Lyrische Symphonie op.18 di Zemlinsky per orchestra, con voci soliste il soprano, Maida Hundeling e il baritono Thomas Gazheli. Le due voci, al riparo dalle interferenze tipiche dell’esecuzione all’aperto, hanno brillato per timbro ed espressività.
Al centro del concerto l’Ouverture dell’opera Oceàna di Antonio Smareglia ha accompagnato il nutrito pubblico di Ravello alla chiusura di un concerto sontuoso, segnato dal finale della “Salome” di Richard Strauss.
Tanti applausi per la formazione siciliana e per il maestro Ferro che ha salutato la Città della Musica con calore e apprezzamento.
Prossimo appuntamento sinfonico sul Belvedere di Villa Rufolo, domenica 4 agosto con l’Orchestra Sinfonica del Teatro Comunale di Bologna diretta da Pietari Inkinen. (foto Pino Izzo)