Connettersi con la natura e avvicinarsi in modo sostenibile ai giochi tradizionali all’aperto. Trentasei i giovani che arrivano da sei paesi diversi: Libano, Marocco, Portogallo, Spagna, Tunisia e Italia e che sono impegnati in Costiera amalfitana fino al 25 luglio, in uno scambio giovanile grazie ad un progetto Erasmus+ “Live Sustainable Live Outdoors” organizzato dal Comune di Scala con il supporto dell’associazione Acarbio.
I partecipanti, che sono operatori giovanili, condivideranno le loro esperienze di attività all’aperto nel campo del volontariato, imparando tecniche di coinvolgimento con esercizi all’aperto e giochi tradizionali dei diversi paesi di origine.
In un’epoca in cui gli smartphone e i computer sono i principali mezzi utilizzati dai ragazzi nel tempo libero, e dove i social sono diventati gli strumenti per conoscersi e scambiarsi opinioni, riportare alla memoria vecchie forme di socializzazione, è quasi una “rivoluzione”. Perché non è un andare indietro nel tempo, ma evidenziare come le attività svolte in un ambiente all’aperto – e non nel chiuso di una stanza – ma tra la natura, sia fortemente educativo e salutare in un’ottica di buone pratiche di sostenibilità ambientale.
“Non siamo nuovi ad esperienze del genere – dichiara Luigi Mansi, sindaco del comune di Scala – ma è la prima volta che ospitiamo un progetto Erasmus, ed avere tutti insieme questi giovani è motivo di grande emozione. E’ importante portare avanti progetti di questo tipo soprattutto in un periodo storico di grandi cambiamenti come il nostro, ed è fondamentale diffondere gli ideali dello scambio culturale e la cultura dell’ospitalità”.
I sei ragazzi di Scala che partecipano al progetto, insieme allo staff di Acarbio, avranno anche il compito di far conoscere non solo i vecchi giochi tradizionali della Costiera amalfitana, che soprattutto in estate movimentavano le piazze e i cortili, ma anche alcuni angoli di Scala come ad esempio la Torre dello Ziro. Qui, nei suoi pressi, tra il verde e il mare della costa, si pernotterà un giorno in tenda, imparando concretamente come realizzare un’attività completa all’aperto.
Tante poi le serate interculturali dove parteciperanno gli stessi cittadini, cogliendo l’essenza dell’ospitalità di un piccolo comune come Scala dove il turista si sente a casa. E in un’ottica di scambi di esperienza e di coinvolgimento che arricchisce tutti.