“ In questa data ricordevole per la nostra città ci pare di aspettare che il dottor Pasquale Pellegrino compaia sul ciglio del crocicchio presso la sua dimora con il suo leggendario Borsalino grigio chiaro, dalla falda larga, e il suo piglio dinoccolato agli anni, ma austero e temerario nella falcata breve. Ci pare di rivedere il suo volto di pietra, il suo sguardo lucido. profondo e penetrante di chi ha compreso quello che c’era da comprendere prima degli altri: uomini come Pasquale Pellegrino hanno inciso sull’epigrafe della memoria il loro nome. Egli ha dignificato il nostro passato, tirato fuori la nostra identità”. E’ stato lo storico Alessandro Basso, Cerimoniere al Comune di Pontecagnano, a ricordare il dottor Pasquale Pellegrino, medico oculista, storico, scrittore e poeta di Pontecagnano Faiano, scomparso nel 2004, al quale sono stati intitolati i giardini di “Corso Europa”, in occasione delle celebrazioni per il 108esimoanniversario della fondazione del Comune di Pontecagnano Faiano avvenuta il 18 giugno del 1911 . Ad aprire la cerimonia, presentata dalla giornalista Carmen Altamura, è stato il Sindaco di Pontecagnano Giuseppe Lanzara che ha sottolineato l’importanza di ricordare la storia di un Comune e degli uomini che hanno contribuito a farla :” Personalità illustri che hanno dato valore al percorso di crescita di questa splendida città, come Orazio Alfani, Gerardo Budetta, Enrico Moscati e Pasquale Pellegrino . L’indirizzo chiaro e preciso dell’Amministrazione Comunale è quello di riappropriarci della nostra identità, partendo dal passato, riscoprendo i nostri valori e le nostre ricchezze. Senza il dottor Pellegrino sapremmo molto meno delle nostre vite passate e saremmo meno noi stessi ”.
A portare i saluti della famiglia Pellegrino, con orgoglio, è stato il dottor Alfonso Pellegrino che, commosso, ha ricordato che il padre fu un romantico e un uomo di scienza:” I suoi meriti nell’ambito medico sono impressi nella memoria della città, così come la sua parola stampata: quella delle sue ricerche storiche, dei suoi versi, nei quali riversò quel dolore mortale per la scomparsa, nel fiore degli anni, della sua sola amata Lya. Con la sua Poesia ha tracciato un solco nel petto di tutti noi che oggi lo omaggiamo come modello esemplare della sua , della nostra Pontecagnano Faiano”. Presenti anche le figlie Antonella e Teresa. Il Presidente del Consiglio Comunale, Dario Vaccaro, ha ricordato la grande storia delle lotte che condussero all’indipendenza del Comune di Pontecagnano:” Si fece per le strade, fra il popolo e nella sede istituzionale del Consiglio Comunale. Il dottor Pellegrino ha saputo riportare in luce la storia della nostra città: quella degli uomini e delle donne che sono nella nostra memoria. I nostri ricordi sono i mattoni del nostro futuro”. Oltre la targa, che ricorda l’intitolazione dei giardini all’illustre personaggio, benedetta da Padre Roberto Ante, scoperta dal Sindaco Lanzara, insieme al giovane Pasquale Pellegrino, nipote dello storico picentino, è stata scoperta anche un’altra targa sulla quale sono riportati i versi di una delle più belle poesie di Pellegrino, intitolata “Picentia” tratta dalla sua silloge poetica “Marasche”, scritta nel 1998 con la presentazione della scrittrice Lorenza Rocco Carbone.
Aniello Palumbo