Il GAL Cevennes, il GAL Ripolles Ges Bisaura, la Comunità Montana del “Calore Salernitano” e l’Associazione Terra Nuova, riuniti a Montesquiu in Catalogna insieme ai pastori e le altre associazioni del territorio per il progetto di scambio e valorizzazione dei sistemi agrosilvopastorali euromediterranei, sono vicini ai pastori sardi e sostengono la loro protesta.
Le loro ragioni travalicano l’ambito locale e chiamano in causa politiche di tutela nazionale ed europea. I pastori sardi, infatti, sono vittime di un sistema industriale distorto che, in assenza di mediazione pubblica, fissa il prezzo del latte a prezzi inferiori ai costi di produzione, costringendoli ad andare in perdita ed indebitarsi. Non può essere il solo “mercato”, privo di qualunque regola, a stabilire il prezzo da pagare a chi produce un bene alimentare che è anche espressione di un territorio splendido e di una popolazione fierissima. Un episodio che, allo stesso tempo, rende evidente che sono altri i mercati che l’Unione Europea dovrebbe garantire per tutelare gli allevatori ed i pastori mediterranei. Questi ultimi si confrontano con territori difficili, soggetti a condizioni climatiche delicate, tuttavia con il loro lavoro garantiscono il presidio degli ecosistemi in luoghi altrimenti destinati allo spopolamento e all’abbandono.