Il sindaco di San Rufo Michele Marmo replica alle dichiarazioni del presidente del Consorzio Vittorio Esposito in merito alla questione che contrappone i due Enti e relativa all’imposta Comunale sugli immobili di proprietà del Centro Sportivo Meridionale. Imposta non dovuta secondo il Consorzio, perché i beni sono di proprietà pubblica e utilizzati per fini istituzionali; al contrario, dovuta per il Comune, perché gestiti da Società, diverse dal Consorzio, che non operano senza fine di lucro.
«Le dichiarazioni del presidente Esposito, per toni e contenuti, mi impongono di intervenire nuovamente sulla questione – ha affermato il sindaco Marmo – Innanzitutto debbo precisare cha Sentenza della Suprema Corte n. 3106 del 15 gennaio 2015 riguarda l’ICI 2008 ed ha chiuso i tre gradi di giudizio, riconoscendo la legittimità degli atti del Comune.
La sentenza della Corte di Cassazione n. 23821/18 depositata il 1° ottobre 2018 e relativa all’ICI 2009 e 2010, cui ha fatto riferimento il presidente, già opportunamente divulgata anche per iniziativa dello stesso Consorzio – basta rileggere le cronache di qualche mese fa – non definisce la questione, ma la rimette alla Commissione Tributaria Regionale, che aveva già dato ragione al Comune, anche con la condanna alle spese di lite per il Consorzio, la quale Commissione dovrà nuovamente pronunciarsi.
Quindi, per dirla in termini calcistici, la partita non è ancora finita. E non è la sola, purtroppo. Il Consorzio, infatti, ha fatto ricorso anche per le annualità successive al 2010 e alcuni giudizi si sono già definiti con sentenze favorevoli al Comune.
Ma non basta. Il Consorzio – aggiunge Marmo – ha portato in Tribunale i Comuni del Comprensorio, anche il Comune di San Rufo, per centinaia di migliaia di euro, pretesi per contributi, ed in queste settimane sono arrivati i pignoramenti. Centinaia di migliaia di euro che i cittadini del comprensorio devono pagare per mantenere il Consorzio ed anche i suoi contenziosi.
Caro Vittorio, come ho già detto, sono questioni che la politica dovrebbe risolvere, non portarle nelle aule dei tribunali e quando così non è, dovrebbe interrogarsi sul senso del suo impegno. Mi auguro – conclude il sindaco di San Rufo – che possa esserci una necessaria assunzione di responsabilità nell’affrontare le questioni che riguardano gli interessi generali».