I sindaci della Costa d’Amalfi ritengono necessario ed indispensabile, dopo aver avuto numerose interlocuzioni con la Direzione Generale dell’ Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, portare all’attenzione del Direttore Generale Dott. Viggiani e del Presidente Caldoro queste importanti determinazioni sull’Ospedale Costa d’Amalfi che speriamo vengano inserite nell ‘atto aziendale e per conseguenza approvate dalla Regione Campania.
Il Decreto Regionale n. 7/2013 (avente a oggetto la costituzione dell’ Azienda Ospedaliera Universitaria S.Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona) individua la struttura di Ravello come “Presidio Ospedaliero Costa d’Amalfi” configurandolo come Pronto Soccorso e presa in carico paziente, secondo la tabella allegata al medesimo decreto.
Esso risulta costituito, sin dalla Delibera Regionale n. 459/2001 ed ancor oggi, da: Pronto Soccorso, Chirurgia d’urgenza e Sala operatoria. Laboratorio di analisi, Radiologia, Cardiologia. Inoltre, il Decreto n. 54 del 12.07.2011 attribuisce alla struttura di Ravello il codice ministeriale NSIS quale presidio ospedaliero n. 05 nell’ambito dell’ Azienda Ospedaliera del Ruggi.
Qualsiasi interpretazione difforme o riduttiva del disposto normativo, contrasterebbe con la precisa dizione di cui al citato allegato, che recita testualmente: “P.O. Costa d’Amalfi”, rispetto alla quale è appena il caso di ribadire che il concetto di Presidio Ospedaliero e quello di Pronto Soccorso sono intimamente connessi e non separabili.
In definitiva, un Presidio Ospedaliero può contemplare unicamente il Pronto Soccorso e giammai il Primo Soccorso, che è viceversa un tipo di struttura non ospedal iero. In più occasioni la Conferenza dci Sindaci della Costa d’Amalfi ha evidenziato la particolare situazione sanitaria della Costiera amalfitana, dovuta alla conformazione orografica, alla difficile mobilità. al perdurante rischio idrogeologico, uno stato di cose che nel suo insieme mette concretamente in pericolo la possibilità di garantire gli standard di intervento fissati dai Livelli Essenziali di Assistenza. Ciò è tanto più inammissibile in un territorio che vive praticamente di flussi turistici di alta qualità.
In conclusione, si ravvisa la necessità della puntuale applicazione del dettato normativo, conservando alla struttura de qua la qualifica di Presidio Ospedaliero – Pronto Soccorso.