L’assemblea dei redattori del quotidiano “la Città”, a seguito dell’ennesimo mancato rispetto degli impegni assunti contestualmente alla firma del contratto di solidarietà avvenuta nel gennaio scorso, ha confermato lo stato di agitazione già proclamato a maggio.
In particolare, alla data di oggi (ieri, ndr) – 17 settembre – non risultano ancora accreditati gli stipendi relativi al mese di agosto, benché la data massima fissata dall’azienda sia il 15 del mese successivo, e nonostante le rassicurazioni informali date nei giorni scorsi.
Si rammenta che, ai sensi di legge, il pagamento deve pervenire materialmente al lavoratore entro la data stabilita, e non semplicemente essere disposto.
In questi mesi, inoltre, l’azienda non ha proceduto al ripianamento della situazione debitoria nei confronti di Inpgi e Casagit per quanto riguarda i contributi previdenziali e assistenziali, né è stato avviato alcun piano di rateizzazione degli arretrati dovuti al Fondo complementare, come dimostra l’ennesima comunicazione ricevuta dagli iscritti nel luglio scorso. Tutto ciò, nonostante l’accettazione dei contratti di solidarietà da parte dei redattori fosse stata subordinata proprio a tale impegno da parte dell’azienda. Si sono registrati, inoltre, nuovi problemi come il mancato versamento all’Inpgi delle somme trattenute in busta paga ai colleghi che hanno un prestito in corso. E il versamento effettuato solo dopo sollecitazione degli interessati è ancora al vaglio dell’Istituto.
L’assemblea esprime rammarico per il fatto che tutto ciò avvenga proprio mentre il giornale promuove un convegno sull’editoria al Sud, al quale partecipa anche il presidente della Federazione Italiana Editori Giornali, Andrea Riffeser Monti, sicuramente a conoscenza dei problemi denunciati dai giornalisti de “la Città” per esserne stato informato dai colleghi del coordinamento dei Comitati di redazione di Qn.
I redattori, inoltre, si augurano che in occasione dell’incontro per il monitoraggio sul contratto di solidarietà venga finalmente chiarita la composizione della compagine societaria proprietaria della testata e della società che attualmente edita il giornale.