8 marzo, i ragazzi dell'Alfano I lunedì al Consiglio Regionale alla Conferenza sulle donne.

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consiglioregionaleLa Commissione Scuola- Cultura e la Consulta Regionale della Donna, della Regione Campania, hanno invitato lunedì 7 marzo ,le scuole vincitrici del bando regionale, tra cui il liceo “Alfano I” di Salerno, a partecipare lunedì sette marzo in Regione alla Conferenza sulle Donne ,a venti anni dalla Conferenza di Pechino sull’attuazione della Piattaforma d’Azione,che era basata sull’eguaglianza,sullo sviluppo e la pace.

Nel settembre del 1995 l’ONU, a conclusione di un lungo processo preparatorio, a Pechino la IV Conferenza mondiale delle donne e parallelamente ad Huairou si svolse il Forum delle organizzazioni non governative che vide la partecipazione di ben 31000 donne in rappresentanza di organizzazioni di 200 paesi.

Le finalità che le univa: promuovere in tutto il mondo azioni volte all’uguaglianza tra i generi e la crescita individuale e collettiva delle donne e delle bambine. Da quelle due settimane di lavori sono nate la Dichiarazione di Pechino e la Piattaforma d’Azione sulle iniziative che dovevano essere intraprese da Governi, organizzazioni internazionali e società civile nelle 12 “aree critiche”individuate ( povertà, violenza, conflitti armati, economia, processi decisionali, istituzioni, diritti, media, ambiente, condizione delle
bambine).

Alla globalizzazione dell’economia le donne rispondevano con la proposta di globalizzazione dei
diritti, a partire dal riconoscimento dei diritti delle donne “come diritti umani e universali” e a quello dei popoli a uno sviluppo sostenibile, centrato sulle persone La Conferenza di Pechino aveva messo in moto molte energie segnando anche un cambiamento fondamentale di paradigma culturale e politico, dal momento che si andava capendo che, per superare discriminazioni e violenze, è necessario che i governi e i movimenti mettano in campo azioni di mainstreaming e di empowerment, nonché di valutazione delle implicazioni che su uomini e donne hanno le azioni progettate, valutazioni rese possibili anche dall’attribuzione alle donne di maggior potere e responsabilità.

Alla luce di ciò,il progetto regionale della Campania , ha una doppia finalità: approfondire la conoscenza degli snodi importanti della storia contemporanea; comprendere come e perché si è arrivati al punto in cui siamo, anche a causa di inadempienze, non conoscenza, scarsa attenzione a ciò che le donne e la loro straordinaria soggettività politica, sono state capaci di indicare e suggerire. Sarà dunque oggetto di studio e di riflessione quanto ha fatto al riguardo in questi anni il governo italiano nel contesto europeo e in rapporto ad altre parti del mondo.

In definitiva verificare quale ricaduta la piattaforma di Pechino ha avuto sul miglioramento o peggioramento delle condizioni di vita delle donne e della società nel suo complesso.

Il progetto sarà realizzato a Salerno c/o il Liceo Statale “ALFANO I” tra le 10 scuole superiori della Regione Campania scelte , attraverso il coinvolgimento di ragazze e ragazzi frequentanti le ultime classi del corso di studio e rispettivi docenti .

Il Liceo “Alfano I” parteciperà lunedì 7 marzo all’ Assemblea preliminare, con docenti e rappresentanti degli studenti, presso il Consiglio Regionale della Campania nel corso della quale autorità delegate, testimoni ed esperti illustreranno il progetto.

Seguirà un incontro in ciascuna scuola con un esperto ( che ha conoscenza delle problematiche discusse nella Conferenza di Pechino) , volto a fornire i prerequisiti informativi necessari. Sarà così scelta di una tematica da sviluppare con i docenti delle scuola e in coerenza con i programmi curriculari, individuata da ogni scuola tra quelle ritenute più utili ad entrare nel merito della problematica affrontata
in una seconda assemblea plenaria saranno illustrati i lavori delle classi nel corso della quale una Commissione appositamente costituita premierà la classe che ha realizzato i contenuti più efficaci sul piano della conoscenza e della promozione del dialogo fra generi e generazioni

Gilda Ricci