Calde, femminili, intense: Carmela e Aisha hanno disfatto la loro valigia davanti ad una gremita sala presso la sede del Centro La Tenda in via Fieravecchia, 20 Salerno, adibito con perfezione a teatro per l’importante ricorrenza. Una scenografia minimale e ben centrata sull’identità dei personaggi, quella pensata da Chiara Pepe, che ha tagliato l’ambientazione con le regolarità geometriche di corpi solidi vestiti dei tratti culturali più incisivi e caratterizzanti di ognuna delle due storie; colpo di teatro, sinuoso come pensiero e rosso come prepotenza, è stato vedere Carmela e Aisha sperate con morbidezza dal segno di muri morali e barriere sociali, del dato storico, in una parola: dal segno del pregiudizio. Un pregiudizio reciso, fibra dopo fibra, dalla conoscenza delle loro storie, mano a mano sempre più simili tra loro e alle.
Carmela e Aisha, in effetti, sono la pentola d’oro ai piedritti dello stesso arcobaleno; come dimostrato dalla viscerale interpretazione di Carmen Santamaria e Carla Paglioli, Carmela e Aisha sono due polarità da cui si irradiano i particolari in cui ognuno può riconoscersi. «Lo spettacolo dimostra che dobbiamo fare i conti con una storia che si ripete, perché ci sono due migranti di epoche e culture diverse che in qualche modo si incontrano. – spiega l’autrice Antonia Grimaldi – La conoscenza della storia, sapere da dove veniamo, sapere che non tutti i diritti sono scontati e che bisogna che siano continuamente rafforzati e ribaditi per tenerli vivi è il messaggio che dobbiamo trasmettere alle giovani donne».
Proprio questo aveva detto all’inizio Antonella Parisi, artista poliedrica che al teatro ha donato regie, interpretazioni, sceneggiature e tanti attori di spessore: «Bisognerebbe organizzare degli incontri tra noi grandi, che abbiamo vissuto la rivoluzione femminista e conquistato molti diritti che oggi si danno per scontati, e le giovani donne». Formare ed informare è il senso profondo del teatro: la socialità e lo sviluppo del senso critico nella comunità.
Zazàrt è questo: associazione che ha nei giovani, particolarmente gli adolescenti, la sua speranza e la sua stessa esistenza. Ascoltarli, seguirli, accompagnarli sono gli obiettivi della giovane compagine salernitana che fa della cultura – anzi, della conoscenza – la lente per vedere nitidamente i colori di questa società e il grimaldello per scardinarne i legacci (vedi il caso dei pregiudizi). Corsi di formazione, spettacoli teatrali ed espressioni artistiche di ogni genere sono quel valore con cui rendere libere le menti.
Zazàrt lo ha dimostrato con questa rappresentazione e ha dimostrato come il bene possa diffondersi grazie alle reti e alle sinergie: questa espressione alta di cultura e piccole, preziose verità è stata possibile grazie alla coesione tra Centro La Tenda con Cgil, Cisl, Uil, Anteas, Azione cattolica , Associazione Cammino, Adgi.