Ieri, 8 marzo, Salerno è stata teatro di una vibrante manifestazione in occasione della Giornata Internazionale della Donna, che ha visto una numerosa partecipazione popolare per denunciare la violenza patriarcale e criticare le politiche governative in ambito internazionale. Il corteo, partito da Piazza Vittorio Veneto, ha trasformato le strade della città in un mare di persone, con una prevalenza di giovani attivisti. Tra i manifestanti, spiccavano numerosi cartelli e un’impressionante bandiera della Palestina, simbolo di solidarietà e denuncia contro il genocidio.
La marcia ha percorso il cuore di Salerno, snodandosi lungo il Corso Vittorio Emanuele e proseguendo sul lungomare, in una dimostrazione di forza e unità. Questo evento è stato il culmine dello sciopero transfemminista promosso dal movimento nazionale “Non una di meno”, che ha ricevuto un’ampia adesione da parte di diverse realtà locali. L’iniziativa ha mirato a far risuonare alta la voce per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere, attraverso canti, musica, discorsi e una varietà di suoni e rumori.
Il messaggio è c(hiaro: il tempo del silenzio è finito; è ora di farsi sentire.
Da Salerno, il corteo ha lanciato un messaggio potente, unendo la comunità in una chiamata all’azione contro le ingiustizie e per la promozione di un futuro più equo e inclusivo. La manifestazione dell’8 marzo ha dimostrato, ancora una volta, che la lotta per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere è viva e vibrante, capace di mobilitare le masse e di ispirare cambiamenti significativi nella società.