La vista è uno dei sensi fondamentali ed è importante preservarla. Per questo motivo accanto al medico oculista sono nate figure di supporto che aiutano a preservare l’integrità e la funzionalità dell’occhio ed a correggere i difetti, ad esempio nella prevenzione e nella valutazione dei difetti visivi.
Stiamo parlando della professione dell’ortottista, e ne parliamo con Maria Napoli, diplomata ottico nel 2002 , laureata ortottica e assistenza oftalmologica nel 2010 presso università degli studi di Napoli Federico II.
Maria lavora nell’attività di famiglia, l’Ottica Napoli, attiva da oltre 40 anni a Salerno in via Posidonia.
“Chiariamo innanzitutto la differenza tra ottico ed ortottista, l’ottico è un professionista competente nell’assemblaggio degli occhiali da vista e che dovrebbe consigliare la montatura adatta ad ogni cliente in base al proprio difetto visivo, inoltre deve saper consigliare anche il tipo di lente adatta per ottenere una ottimizzazione degli spessori e una perfetta centratura esatta delle lenti nella montatura. L’ortottista invece è un professionista sanitario che lavora in campo oculistico aiutando appunto l’oculista, nella valutazione e nella riabilitazione visiva e dei disturbi motori e sensoriali della visione. Quindi sono diversi gli ambiti di intervento, sono diverse le funzioni e sono diverse le competenze. E sono diversi anche i momenti di intervento.”
Dunque l’ortottista lavora a fianco del medico oculista: “Sì, ad esempio effettuando l’esame della refrazione, nella valutazione e trattamento dello strabismo di qualsiasi origine e a qualsiasi età, dell’ambliopia (occhio pigro), dei disturbi complessi della motilità oculare e della visione binoculare, nella riabilitazione delle anomalie della visione binoculare e deficit visivi che possono creare alterazioni della postura o scarse performance visive negli atleti e sportivi, nel trattamento dell’ipovisione in età pediatrica e adulta, nella contattologia, nella prevenzione delle anomalie e dei disturbi visivi principalmente in età prescolare e scolare attraverso programmi altamente specializzati di screening nelle scuole materne ed elementari, nei consultori pediatrici, nei reparti di neonatologia e pediatria, nella partecipazione alla prevenzione dell’astenopia, o sindrome da affaticamento visivo, che può colpire chi lavora al video terminale o PC, nelle raccomandazioni di Ergonomia visiva per l’accessibilità alla lettura nei pazienti dislessici o con altri disturbi di apprendimento, nella collaborazione con le altre figure mediche per la definizione di percorsi diagnostico – riabilitativi in pazienti neurologici e traumatizzati cranici. L’ortottista inoltre effettua gli esami strumentali per la diagnosi delle patologie oculari: esame computerizzato e manuale del campo visivo – elettrofisiologia – tonometria ed altro, ed inoltre collabora con il chirurgo oculista agli interventi chirurgici oculari di vario tipo. Io sono specializzata ad esempio nella gestione del paziente nel preoperatorio di cataratta e interventi di IVT ( iniezioni introculari), nella prevenzione anomalie e disturbi visivi dei bambini, nella valutazione e dello strabismo e dell’ ambliopia (occhio pigro) e nella refrazione bambini e adulti (esame della vista).”
Dunque Maria Napoli ha sia le competenze dell’ottico sia quelle dell’ortottista e può essere interpellata sia in caso di scelta delle lenti giuste sia per effettuare esami strumentali per prevenire o correggere quei disturbi della vista come l’occhio pigro (“che è bene prevenire fin da bambini”, raccomanda Maria Napoli) affiancando efficacemente il medico oculista.