Il Rotary è amicizia, solidarietà, è tendere una mano agli altri, a quelli che hanno bisogno, per aiutarli a rialzarsi. Tutti i soci del Rotary Club Salerno, presieduto dall’avvocato Gaetano Pastore, da alcuni mesi stanno vivendo un’ esperienza di vita importante: quella di aiutare trentasette ragazzi con problemi di dipendenze ospiti della “Comunità Emmanuel” che ha la sua sede ad Eboli in una grande azienda agricola affidata, qualche anno fa, dal Comune di Salerno al responsabile della Comunità, Domenico Porcelli:, che da trent’anni affronta ogni giorno le problematiche legate alla dipendenza da droghe o alcol dei ragazzi accolti nella struttura. Il Presidente Pastore ha avviato un progetto biennale, che usufruirà anche dei fondi della Rotary Foundation, per dare aiuto ai ragazzi della Comunità:” Stiamo cercando di metterli in condizione di essere autonomi, aiutandoli a produrre l’olio ricavato dalle olive che raccolgono, in modo che possano autosostenersi e soprattutto apprendere di avere una manualità che possa essergli di aiuto nel futuro. A breve acquisteremo anche una centrale a biomasse e una pompa di sollevamento a cellule fotovoltaiche”. Per questo Natale, grazie all’idea proposta dalla Past President Rosalia Galano, ai figli dei ragazzi ospiti della Comunità è stato fatto un dono: ” Ogni socio ha comprato un regalo per un bambino del quale conosceva soltanto il nome e l’età” ha spiegato la dottoressa Galano – “C’è stata compartecipazione da parte di tutti rotariani”. I regali sono stati consegnati ai bambini, che ogni quindici giorni trascorrono una giornata con il loro papà, nella sede della Comunità residenziale, alla presenza dei soci rotariani. ” Un modo di integrarci ancora di più con i ragazzi della Comunità. Sono persone di grande coraggio che ogni giorno sono in cammino per ricostruire il loro credo”, ha spiegato il Presidente Pastore. I ragazzi della Comunità sono venuti anche a Salerno per partecipare alla tradizionale messa di Natale che ogni anno tutti i Club Rotary della città organizzano per scambiarsi gli auguri: Club Rotary Salerno Est, presieduto dal Preside Antonio Vairo; Club Rotary Picentia, presieduto dall’ingegner Giuseppe Giannattasio; Rotary Club Salerno Duomo, presieduto dal dottor Natalino Barbato, e Rotary Salerno Nord dei Due Principati, presieduto dal dottor Michele Galderisi. In quell’occasione, nella Cripta del Duomo di Salerno, durante la messa, concelebrata da Padre Anacleto Bracco, il frate cappuccino socio del Rotary Club Salerno Est, e da Fra Gianfranco Pasquariello dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, sacerdote della Comunità Emmanuel, i ragazzi, Eduardo e Alfonso, hanno letto alcuni passi della Scrittura mentre Ciro, ha recitato la “Preghiera del Rotariano”. Soddisfatto il responsabile della Comunità, Mimmo Porcelli: “ Con i soci rotariani stiamo percorrendo un cammino insieme: non è il dono per il dono, ma un’esperienza di cammino comune”. I ragazzi con forza e determinazione stanno cercando di combattere i “mostri” che hanno dentro. Stanno cercando di essere autonomi, di vivere bene ogni tipo di relazione: ce la stanno facendo grazie all’aiuto di persone come Mimmo Porcelli e di tanti altri piccoli eroi che ogni giorno compiono un piccolo miracolo:” Svolgiamo un’attività terapeutica con tre psicologhe: Nicoletta Palazzolo, responsabile terapeutica, Veronica Fattorusso e Alessandra Votta; due educatrici: Stefania Reggente, educatrice professionale, e Suor Raffaela Letizia A supporto ci sono io con due amministrativi: l’Assistente Sociale Leonardo Leone e Gabriele Senatore. Della parte spirituale dei ragazzi s’interessa Fra Gianfranco Pasquariello dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e la catechista Giovanna Pecillo” – ha raccontato Mimmo – “ I ragazzi si autogestiscono anche coltivando la terra. In una seconda fase, che chiamiamo del reinserimento, se ci sono ragazzi che hanno difficoltà di collocazione lavorativa , li aiutiamo mediante delle piccole attività che gli danno un piccolo ritorno economico”. Quest’anno i ragazzi della Comunità hanno avuto in dono il regalo più bello: quello dell’amicizia.
Aniello Palumbo